Primi aiuti a Gaza ma continua il lancio di razzi di Hamas su Israele
Escalation di violenza tra Israele e la Striscia di Gaza. Prosegue il lancio di razzi
Qassam da parte dei miliziani di Hamas, mentre si profila un intervento militare dello
Stato ebraico nella regione palestinese. Si allenta, intanto, l’emergenza umanitaria
a Gaza con l’apertura dei valichi e l’arrivo di aiuti per la popolazione. Il servizio
di Marco Guerra:
Resta altissima
la tensione tra Israele e la Striscia di Gaza ad una settimana dalla fine della tregua
per volere di Hamas. Anche nei giorni delle festività natalizie, è proseguito il lancio
di razzi Qassam contro le comunità israeliane del sud. Prima dell'alba, i miliziani
palestinesi hanno sparato cinque razzi e due colpi di mortaio, uno dei quali ha centrato
una casa nei pressi del valico di Kerem Shalom, senza provocare vittime. Al momento,
non si registrano raid dell’aviazione dello Stato ebraico. Ma a questo punto, si profila
un’imminente operazione militare nella striscia di Gaza, già annunciata da tutta la
stampa israeliana. Secondo le voci che si rincorrono, il governo di Tel Aviv ha dato
il via libera per un intervento con obiettivi chiari e definiti. Lo scopo dell’azione
è porre fine al predominio di Hamas a Gaza, come confermato dal ministro degli Esteri
Livni, che ieri ha incontrato il presidente egiziano, Hosni Mubarak, per discutere
della fine della tregua con il movimento integralista. Il premier Olmert si è invece
appellato direttamente ai palestinesi perché premano su Hamas. E per permettere il
passaggio di aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza, Israele stamani ha
aperto valichi per alcune ore.