I cristiani dell'Orissa festeggiano la Solennità del Natale
Natale in Asia: dallo Stato indiano dell’Orissa, nel campo profughi di Janla, alla
periferia della capitale Bhubaneswar, Stefano Vecchia, esperto di Estremo Oriente,
racconta come, nonostante il clima di paura per gli attacchi alle minoranze cristiane,
il Natale sia vissuto in un clima sereno:
“Giornata
di Natale sostanzialmente tranquilla in Orissa, nelle zone funestate dall’agosto scorso
dalle violenze anticristiane. Soprattutto situazione tranquilla, seppure fortemente
controllata dalle forze dell’ordine, nella zona dove la violenza è stata maggiore
e dove si è contato il maggior numero di vittime, una settantina, secondo i dati della
Chiesa locale. Si temono nuovi disordini nei prossimi giorni perché qui è in corso
la campagna elettorale per le elezioni generali all’inizio del prossimo anno in India.
L’alta tensione è dovuta anche alla questione elettorale e al tentativo dei partiti
di giocare la carta della rivalità tra le religioni per guadagnare voti, consensi
e soprattutto maggiore potere sul territorio. Dato ribadito anche da mons.
Rafael Cheenath, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar che ha oltretutto espresso
la sua preoccupazione per il futuro della condizione dei cristiani in questa zona.
Indubbiamente, è una realtà molto minoritaria e soprattutto molto sparsa. La locale
comunità, da decenni sottoposta a forti pressioni perché lasci il territorio o perché
si riconverta all’induismo è, ovviamente, assolutamente spaventata. Oggi l’arcivescovo
si è recato sulla costa per incontrare le autorità del governo centrale e vedere insieme
come gestire la situazione nel prossimo futuro”.