2008-12-24 15:35:54

Mons. Cuquejo lancia la missione continentale in Paraguay


“La Missione Continentale che comincia anche nella nostra arcidiocesi, in comunione con tutta la Chiesa latinoamericana, ci deve spingere alla difesa dell’identità della nostra fede” per rispondere a “tutto ciò che la insidia e snatura”. Così, domenica scorsa, durante la Santa Messa nella cattedrale di Asunción, in Paraguay, l’arcivescovo mons. Pastor Cuquejo ha dato avvio ufficialmente alle numerose iniziative missionarie permanenti con le quali, i cattolici paraguiani, dall’8 dicembre, festa solenne di Nostra signora di Caacupé, si sono inseriti nella grande campagna evangelizzatrice che ormai coinvolge le 22 conferenze episcopali della regione. Nella sua omelia, mons. Cuquejo ha ricordato la nascita e lo sviluppo della Missione continentale, ed in particolare, i principali orientamenti scaturiti dalla V Conferenza generale degli episcopati dell’America Latina e dei Caraibi svoltasi tra il 13 e il 31 maggio 2007 in Aparecida, in Brasile, e inaugurata da Benedetto XVI. “Andare ad annunciare la verità di Gesù a tutti, alla vigilia del Santo Natale - ha sottolineato l’arcivescovo - deve essere un auspicio per il raggiungimento degli scopi pastorali”. “La nostra fede – ha aggiunto - spesso è insidiata da elementi culturali contrari alle verità del Vangelo” e perciò “essere discepoli e missionari di Cristo significa anzitutto difendere l’integrità di questa fede”. Benedetto XVI, l'11 settembre al termine della 'visita ad limina' dei presuli del Paraguay, aveva sottolineato già l’urgenza – “di fronte ad un clima culturale che cerca di emarginare Dio dalle persone e dalla società o che lo considera un ostacolo per raggiungere la propria felicità” - di mettere in atto “un vasto sforzo missionario”. Uno sforzo, “che ponendo Gesù Cristo al centro di ogni azione pastorale mostri a tutti la bellezza e la verità della loro vita e del suo messaggio di salvezza”. Mons. Pastor Cuquejo ricordando inoltre che lo “scopo ultimo della Missione è di aprirsi allo slancio dello Spirito Santo” ha indicato alcune tappe dell’itinerario missionario: ci sarà in primo luogo, ha detto, “un momento dedicato alla sensibilizzazione e alla preparazione degli agenti di pastorale; poi si entrerà in una fase breve ma intensa dedicata ad approfondire il documento di Aparecida; infine, si comincerà con i lavori missionari settoriali e territoriali”. In tutti questi momenti saranno coinvolti con particolare sollecitudine, ha aggiunto mons. Cuquejo, “le parrocchie e le famiglie”. Da questi punti di riferimento si amplierà “il raggio d’azione al resto del corpo ecclesiale della società”. Lo scorso 8 dicembre, alla fine del pellegrinaggio nazionale al santuario della Madonna di Caacupé, i vescovi del Paraguay in una dichiarazione dedicata all’inizio della Missione continentale avevano scritto: “Si tratta di rinforzare la dimensione missionaria della Chiesa in ogni angolo del nostro Paese. Ciò implica la decisione di ripercorrere tutti insieme un itinerario di conversione che ci porti ad essere autentici discepoli e missionari di Gesú”. Spiegando, infine, l’espressione “stato permanente di missione”, i presuli del Paraguay hanno sottolineato la necessità di capire che occorre “grande disponibilità da parte di tutti per ripensare e riformare molte delle attuali strutture pastorali avendo come principio costitutivo la spiritualità della comunione e il coraggio missionario. In tal senso la questione principale è la conversione delle persone”. (L.B.)







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