L'arcivescovo dell'Orissa: nei cuori prevalga la pace
"La mia preghiera per tutte le persone di buona volontà è che questa nuova nascita,
questa piccola e fragile nuova vita del piccolo Gesù, incoraggi l’umanità a costruire
un mondo ancora più giusto, un’umanità rinnovata con i valori del Vangelo che possa
edificare una civiltà dell’amore”. E’ l’augurio rivolto per il Natale da mons. Raphael
Cheenath arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, nello Stato indiano di Orissa. “Sono
cosciente dei dolori e dell’agonia in cui tanti fratelli e sorelle, cristiani e indù,
tribali e dalit hanno sopportato di questi tempi nel nostro Stato”. È giunta l’ora
– aggiunge l’arcivescovo all’agenzia Asianews - di mostrare la nostra unità, abbandonare
tutto ciò che ci divide e dire ‘basta’ ad una sola voce. Questo Natale – sottolinea
il presule – “racconterà ancora una volta la nascita di Cristo a Kandhamal”. “La pace
fondata sulla giustizia – afferma l’arcivescovo - non perirà mai: si potrà offenderla,
emarginarla per poco tempo, ma alla fine trionferà. Vi supplico di ricordarvi e di
pregare per la pace in Orissa, perché la pace possa prevalere nei cuori di tutti coloro
che sono feriti”. Nello Stato dell’Orissa, una drammatica serie di attacchi anticristiani
ha provocato la morte di almeno 38 persone. “Questa ondata di violenza, che ha lasciato
tracce di morte e distruzione – conclude mons. Raphael Cheenath - ha anche risvegliato
la coscienza dell’umanità in ogni parte del globo. Questa solidarietà universale senza
precedenti è davvero un’opera di Dio”. (A.L.)