2008-12-24 15:35:17

Cuba: decimo anniversario delle celebrazioni del Natale dopo il ripristino della festa


Dieci anni fa, pochi giorni prima del Natale 1998, le autorità cubane hanno ripristinato la festa della natività del Signore. La festa era stata soppressa nel 1969, un decennio dopo la vittoria della rivoluzione cubana. Anche oggi i cubani potranno assistere alla Santa Messa de “Medianoche” che i vescovi celebreranno in tutte le diocesi. Domani potranno passare la giornata in famiglia, attorno ai più piccoli e ai più anziani, persone che in occasione di questa festa ritrovata, richiamano maggiormente gli affetti e le attenzioni. Come in buona parte dell’America Latina, sarà un Natale all’insegna della sobrietà. Le già pesanti conseguenze della crisi economica e finanziaria nel caso di Cuba, si fanno sentire in un modo più acuto non solo per via del lungo embargo imposto all’isola da parte degli Stati Uniti, ma anche per le incertezze del processo di transizione avviato dal nuovo presidente Raúl Castro. Processo che dovrebbe, seppure gradualmente, modificare sostanzialmente la struttura economica. Dal punto di vista religioso ed ecclesiale, va ricordato che nel Paese ancora sono vivi gli echi di numerosi eventi che hanno contribuito a dare slancio alla fede dei cattolici cubani. Tra questi, l’ultimo in ordine di tempo, è stata la beatificazione lo scorso 29 novembre di Fra’ José Olallo, religioso dell’Ordine ospedaliero San Giovanni di Dio. All’inizio dell’anno, nel mese di febbraio, c’è stata l’importante visita del segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, che passando da un estremo all’altro dell’isola caraibica, ha commemorato il decimo anniversario della storica visita di Giovanni Paolo II nel 1998. In questa occasione Benedetto XVI ha fatto pervenire al popolo e alla Chiesa, un suo speciale messaggio in cui ricorda che “l'annuncio del Vangelo di Cristo continua a trovare a Cuba cuori ben disposti ad accoglierlo; questo comporta una responsabilità costante per aiutarli a crescere nella vita spirituale, proponendo loro quella ‘misura alta’ della vita cristiana ordinaria" (Novo millennio ineunte, n. 31), propria della “vocazione alla santità di ogni battezzato”. “A volte - scrive il Santo Padre - alcune comunità cristiane si sentono oppresse dalle difficoltà, dalla scarsità di risorse, dall'indifferenza o persino dalla diffidenza, che possono indurre allo sconforto. In questi casi, il buon discepolo si sentirà confortato dalle parole del Maestro: ‘Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno’. Il credente sa che può riporre sempre la propria speranza in Cristo Gesù, nostro Signore, che non delude e colma di gioia il suo cuore, dando senso e fecondità alla sua vita di fede”. Inoltre, come già hanno ricordato in questi giorni i vescovi nei loro messaggi natalizi, va rilevata anche l’importanza della visita ad Limina Apostolorum conclusasi con un incontro con Benedetto XVI il 2 maggio scorso, durante il quale il Papa ha evidenziato "la vitalità della Chiesa, la sua unità e la sua dedizione a Gesù Cristo". Il Santo Padre aveva anche aggiunto: "La vita ecclesiale cubana ha sperimentato un cambiamento profondo. È stata portata avanti un'intensa opera pastorale che, nonostante le molte difficoltà e limitazioni, ha contribuito a rafforzare lo spirito missionario in tutte le comunità ecclesiali cubane”.(A cura di Luis Badilla)







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