2008-12-24 15:38:01

Afghanistan: cresce il risentimento della popolazione contro le truppe straniere


"Gli attacchi aerei, che spesso causano morti tra i civili e le irruzioni notturne nelle abitazioni hanno provocato il risentimento della popolazione contro le truppe straniere e le forze di sicurezza afgane. Hanno anche minato la fiducia nei confronti delle istituzioni". Lo afferma un rapporto della Commissione indipendente afghana per i diritti umani (Aihrc) diffuso ieri a Kabul. “Le famiglie – si legge nel dossier dal titolo ‘Dalla speranza alla paura’- vedono i loro parenti uccisi o feriti, le loro case o altre proprietà distrutte, e subiscono irruzioni in casa nella notte senza una giustificazione apparente o autorizzazione legale”. ‘“Spesso non sanno chi ha commesso queste azioni e per quale motivo”, prosegue il documento. “Per quanto ne sanno e l’impressione che ne hanno, i responsabili non sono mai puniti, né si interviene per impedire che commettano ancora questi atti”. Nel rapporto si denunciano “comportamenti abusivi” e “azioni violente” nelle irruzioni notturne che, secondo le conclusioni della commissione, sono fatte sulla base di informazioni non attendibili o erronee. Gli attacchi aerei, che secondo l’Onu sono responsabili del 25% delle morti tra i civili, per la Aihrc sono sintomatici dell’uso eccessivo della forza. “Ignorare il danno arrecato ai civili e la mancanza di trasparenza e di indagini pubbliche – si legge nel rapporto ripreso dalla Misna - hanno contribuito all’immagine che alle forze internazionali non interessa se le loro azioni provocano danni alla popolazione”. “In un conflitto come quello in Afghanistan, dove metà della battaglia è assicurasi che la popolazione non inizi a sostenere gli insorti, o almeno che non smetta di dare il suo appoggio alle forze governative, ha la sua importanza la percezione pubblica su supposte violazioni e abusi”. Il presidente Hamid Karzai ha più volte criticato il ricorso eccessivo ai bombardamenti aerei che mettono a rischio la vita dei civili. Ieri si è recato in una cittadina nella provincia di Khost per partecipare ad una commemorazione funebre per un uomo, sua moglie e la nipote di 14 anni morti durante un attacco aereo la notte del 17 dicembre; fonti militari americane hanno riferito che l’attacco intendeva colpire “individui non identificati con legami con al Qaida”. Ieri Karzai ha chiesto espressamente all’ammiraglio Michael Mullen, capo dello Stato maggiore americano, di aprire un’indagine. (A.L.)







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