2008-12-23 16:23:14

Colpo di Stato militare in Guinea Conakry


In Guinea Conakry è in corso un colpo di Stato miltare, seguito a poche ore dalla morte, avvenuta questa notte, del presidente Lansana Contè, uno tra i più longevi leader africani, piegato da una malattia all'età di 74 anni, gli ultimi 24 dei quali trascorsi al potere. Ora nella capitale Conakry la situazione è confusa, ma regna la calma e non si segnalano violenze. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Dopo l’annuncio della scomparsa di Contè, il capitano delle forze armate, Moussa Dadis Camara, ha letto alla radio nazionale un messaggio in cui si comunicava la sospensione della Costituzione, il blocco delle attività politiche e sindacali, la destituzione del governo in carica e delle altre istituzioni principali e l'avvento di un "Consiglio Consultivo" costituito da civili ma anche da ufficiali delle forze armate. L’ufficiale ha inoltre criticato quanti hanno governato negli ultimi anni, accusandoli di aver sperperato le risorse del Paese e lanciando strali contro la corruzione generalizzata. Successivamente sono stati convocati tutti i ministri del disciolto esecutivo e diverse altre cariche dello Stato a radunarsi in una caserma dell'esercito, sebbene ufficialmente per "garantirne la sicurezza". Poi, è stato ordinato alla popolazione di rimanere in casa. Al momento, nella capitale Conakry non si segnalano violenze nè in altre zone del Paese. Fra il deposto gruppo dirigente legato a Contè si è fatto sentire solo il presidente del parlamento che, ad una radio francese, ha detto di non credere che tutte le forze armate siano al fianco dei golpisti. La Guinea ha enormi risorse naturali, eppure è tra i Paesi più poveri del mondo. La popolazione di oltre otto milioni abitanti è poi ancora afflitta da un elevatissimo tatto di mortalità infantile.
 
Somalia
L’Unione Africana prolungherà di due mesi la missione dei suoi 3.400 baschi verdi in Somalia. Lo ha annunciato il portavoce dell'organizzazione, dopo che ieri il governo etiopico ha confermato il ritiro del proprio contingente entro la fine dell’anno. Le truppe di Addis Abeba sono nel Paese dal dicembre 2006, quando cacciarono le Corti islamiche al potere a Mogadiscio. Negli ultimi mesi, però, si è registrata un’offensiva dei miliziani integralisti che hanno ripreso il controllo di diverse aree del Paese.

Iraq
Il parlamento iracheno è stato riconvocato per una sessione di emergenza prevista per oggi pomeriggio per votare sul progetto di legge per la proroga della permanenza delle truppe non americane, che scade il prossimo 31 dicembre. L’assemblea irachena avrebbe già dovuto esprimersi ieri su sulla questione ma il voto è stato rinviato a causa delle tensioni scoppiate nei giorni scorsi tra il presidente della Camera, Mahmud al-Mashadani, e numerosi deputati. Dal canto suo, il consiglio di sicurezza dell'Onu ha oggi formalizzato, in una risoluzione approvata all'unanimità, la scadenza del mandato della forza multinazionale in Iraq al 31 dicembre 2008. Intanto, sul terreno non si fermano le violenze. Almeno cinque poliziotti iracheni hanno perso la vita a causa di un attentato dinamitardo avvenuto a Tarmiyah.

Vertice Brasile-Ue
Un’occasione per discutere della crisi finanziaria internazionale. Questo l’incontro di ieri a Rio de Janeiro tra i vertici di Brasile e Unione Europea. Il capo di Stato brasiliano Lula da Silva ha infatti accolto il presidente di turno dell’Ue, il francese Sarkozy, accompagnato dal presidente della Commissione Ue, Barroso. Ce ne parla Maurizio Salvi:RealAudioMP3

Brasile e Unione Europea cercheranno, d’ora in vanti, di coordinare al meglio le loro posizioni per affrontare i problemi che attanagliano il pianeta, primo fra tutti la crisi finanziaria. E’ questo uno dei risultati del secondo vertice di Rio de Janeiro. Oltre che per una riforma del sistema e delle organizzazioni finanziarie internazionali nel senso di un maggiore controllo, le parti si sono impegnate a rilanciare il Doha Round ed adoperarsi per disinnescare la linea legata ai mutamenti climatici. “Abbiamo deciso, con il presidente Lula - ha concluso Sarkozy - che le cose debbono cambiare”. Questa disponibilità di Lula è stata valorizzata dal capo dello Stato francese con un riconoscimento dell’importanza che avrebbe l’assegnazione, al Brasile, di un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell’Onu.  
Belgio
Dopo aver accolto le dimissioni del governo Leterme, il re del Belgio, Alberto II, ha affidato all'ex primo ministro Wilfried Martens (72 anni) la missione di "esplorare" la situazione per individuare un vero e proprio premier incaricato alla formazione del nuovo governo. L’esecutivo guidato da Yves Leterme è stato travolto dallo scandalo legato all’operazione della cessione della banca "Fortis" al gruppo bancario francese "Bnp Paribas", operazione ora congelata. Il governo Leterme era comunque già stato, nei mesi scorsi, sull'orlo di una crisi per non aver saputo dirimere i contrasti, linguistici e di riforma dello Stato, che oppongono il nord fiammingo, che spinge per una maggiore autonomia, e il sud francofono del Paese.

Grecia
Ancora disordini in Grecia. Colpi d'arma da fuoco sono stati sparati questa mattina contro un furgone della polizia ad Atene. Nessun agente è stato ferito. L'indagine è stata affidata all'antiterrorismo. L'episodio - per cui non è giunta alcuna rivendicazione - si è verificato sullo sfondo della mobilitazione di parte della gioventù greca per l’uccisione, il 6 dicembre scorso, di un ragazzo di 15 anni, da parte di un poliziotto.

Caso Englaro
La Corte Europea per i diritti dell'uomo ha giudicato ''irricevibile'', il ricorso presentato da 34 associazioni italiane contro la sentenza della Corte d'appello di Milano che autorizza la sospensione di idratazione e alimentazione per la donna, di Lecco, in stato vegetativo persistente da quasi 17 anni. Un provvedimento reso definitivo dalla Corte di Cassazione e che ha avuto lo stop del ministro Maurizio Sacconi per quanto riguarda l’applicabilità nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Intanto la Casa di cura “Città di Udine” ha dato la disponibilità ad avviare il percorso di morte a patto che la responsabilità sia condivisa con la Regione Friuli Venezia Giulia. Al microfono di Massimiliano Menichetti il commento di Rosaria Elefante uno degli avvocati che ha presentato il ricorso presso la Corte di Strasburgo:RealAudioMP3

R. – Prendiamo atto della sentenza della Corte Europea che ha scelto di non entrare nel merito, ma ha dichiarato il ricorso irricevibile, perché non ha ritenuto le associazioni ricorrenti legittimate ad agire, non qualificandole né come vittime dirette o indirette. E’ però importante sottolineare che, nella motivazione di irricevibilità del ricorso, viene evidenziato chiaramente che quanto disposto dalla Corte d’Appello di Milano non obbliga alcuno alla sospensione della nutrizione della alimentazione, ma autorizza esclusivamente il tutore alla sospensione della stessa.
 
D. - Questo però genera altre domande di carattere etico, ma anche pratico...
 
R. – Certo, anche perchè a questo punto appare doverosa una riflessione da parte di tutti quelli che considerano questo decreto come una sorta di legge, come una fonte di obbligo e non come una semplice autorizzazione quale di fatto è.
 
D. – Questo nonostante la sentenza della Corte di Cassazione?
 
R. – Anche la Corte di Cassazione non ha dichiarato obbligatorio questo decreto, lo ha reso definitivo. Il che significa che rimane un atto autorizzativo e non obbligatorio per nessuno. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra) 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 358
 
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