Pakistan: cristiani e musulmani insieme per combattere il fondamentalismo
La popolazione del Pakistan deve affrontare l’estremismo religioso senza aspettarsi
soltanto l’intervento del governo: è l’invito emerso dal seminario organizzato dal
Christian Study Center (Csc) a Rawalpindi nei giorni scorsi. Tema dell’incontro:
“Estremismo religioso e passi fondamentali per ridurne gli effetti”. E infatti sono
emerse linee guida per un’azione comune da parte di cristiani e musulmani per fermare
l'estremismo islamico che sta soffocando la vita della popolazione e allontanando
i musulmani dalla loro fede. I leader cristiani e musulmani suggeriscono: revisione
dei testi scolastici che spingono all'odio e al disprezzo; espressione della preoccupazione
per la diffusione delle scuole islamiche; attenzione particolare all’educazione delle
giovani generazioni. L’avvocato musulmano Muhammad Aslam Khaki, noto in Pakistan per
le sue battaglie contro il fondamentalismo, enumera i tanti danni prodotti dall’estremismo:
dal timore ormai diffuso di ritrovarsi insieme in luoghi pubblici, alle difficoltà
per i cittadini a procurarsi i visti, alle ricadute che l’insicurezza ha avuto sull’economia.
Secondo quanto riportato da Asianews, l’avvocato afferma che “lo stesso islam è minacciato
dall’estremismo: a livello internazionale le conversioni alla religione musulmana
sono in calo e il numero delle persone che frequenta le moschee è in rapido declino
a causa della paura”. In merito al coinvolgimento di tanti giovani in attacchi suicidi,
Aslam Khaki rivolge un appello molto concreto ai connazionali di fede musulmana: “Dobbiamo
salvare i nostri ragazzi dallo sfruttamento dell’estremismo religioso per salvare
il nostro futuro. Dobbiamo pensarci due volte prima di mandare i nostri bambini nelle
madrasse”. “I bambini – aggiunge - dovrebbero avere più occasioni di incontri interreligiosi
e attività di pace”. Padre Bonnie Mendes, impegnato in attività a difesa dei diritti
umani, ribadisce che “la scuola è decisiva per sconfiggere sul nascere l’estremismo”.
E a proposito di libri di testo che incitano all’odio e al disprezzo, padre Mendes
chiede espressamente “una revisione completa dell’indice dei testi delle scuole e
dei college”. (F.S.)