2008-12-22 15:21:17

Natale incerto in Congo con centinaia di migliaia di rifugiati


“Ciò che preoccupa tutti qui è la situazione di stallo e di incertezza totale che continua a pesare, come una cappa di piombo, su tutto il Congo e sui Paesi vicini” scrive all'agenzia Fides padre Antonio Trettel, missionario saveriano, da Bukavu, capoluogo del sud Kivu, nell'est della Repubblica Democratica del Congo. “Anche se da qualche settimana la situazione di guerra a Goma e dintorni, sembra essersi calmata, tuttavia le bande armate sono ancora nell'area e continuano ad armarsi e ad armare centinaia di bambini-soldato; quindi il conflitto armato può riesplodere ancor più violento da un momento all’altro. La situazione politica è sempre incerta e produce risultati inefficaci. Il fatto è che il governo, oltre che debole e incapace o connivente, è oltretutto bloccato e intimorito anche dall'azione delle varie diplomazie mondiali che si presentano come dei luminari affannati in un consulto non richiesto. Peccato che siano proprio queste potenze ad averlo ridotto così, perché è da lì che arrivano i finanziamenti alle varie bande mercenarie, con il conseguente criminale svaligiamento delle risorse naturali del Congo. È la vera causa di questa situazione ed è ciò che tutti si guardano bene dal riconoscere e dal curare! Nel frattempo la situazione umanitaria è sempre più catastrofica e tragica, sia per le centinaia di migliaia di povere persone di Goma e dintorni, sempre in fuga dalle continue violenze delle diverse bande armate, sia per tutto il resto degli oltre 60 milioni di congolesi: senza Stato, senza lavoro, senza pace, senza dignità, né vera autonomia nazionale, con le strutture e infrastrutture - strade, scuole, servizio sanitario, amministrazione - in stato pietoso”. Padre Trettel conclude comunque con una nota di speranza affermando che nel Natale "ci ha già visitati dall’Alto il Sole che sorge per guidare i nostri passi sulla via della pace” . (R.P.)







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