Haiti: aiuti ai bambini dal Consiglio Ecumenico delle Chiese
Sono migliaia i bambini che ad Haiti lavorano come collaboratori domestici. La cifra
si aggira fra i 180 e i 300 mila, come rivelano diverse fonti. Circa il 10% dei minori
haitiani sono così privi dei loro diritti fondamentali. Sono i dati raccolti dall’equipe
delle “Lettere viventi” del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) in visita ad Haiti
nelle scorse settimane. “Quella dei bambini è la categoria sociale più vulnerabile
in un Paese in preda ad una povertà estrema – scrive Manuel Quintero, che dirige il
programma Frontier Internship in Mission – un forte degrado dell’ambiente, corruzione
endemica ed instabilità politica cronica”. Il Foyer Maurice Sixto, che ha consentito
alla delegazione ecumenica del CEC di conoscere più da vicino la realtà in cui vivono
molti minori ad Haiti, è stato fondato nel 1989 e la sua missione è quella di aiutare
i bambini e i ragazzi costretti a lasciare le loro famiglie per lavorare presso altre
famiglie. Il Foyer offre loro istruzione, animazione e possibilità di attività d’artigianato
a circa 300 bambini che ricevono anche assistenza medica. Attualmente ad Haiti la
metà della popolazione vive sotto la soglia internazionale di povertà, fissata ad
un dollaro al giorno, ed in cui il 76% degli abitanti vive con meno di due dollari
al giorno. (T.C.)