Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica
In questa quarta Domenica di Avvento la liturgia ci presenta il Vangelo dell’Annunciazione.
L’angelo Gabriele, mandato da Dio, si rivolge a Maria dicendo:
«Rallègrati,
piena di grazia: il Signore è con te».
Ascoltiamo il commento del teologo,
don Massimo Serretti, docente di Cristologia all'Università Lateranense: Così
dice il Signore: “Ora ti faccio udire cose nuove e segrete che
tu nemmeno sospetti. Ora sono create e non da tempo, prima di
oggi tu non le avevi udite” (Is 48, 6-7).
“L’angelo Gabriele
fu mandato da Dio”. Tutto dipende da questo movimento che ha origine in Cielo, in
Dio. Dio, nel Suo eterno consiglio, decide e invia il Suo angelo. Questa mossa divina
cambia il corso della storia, cambia la nostra vita e la nostra esistenza. Nulla è
più come prima, dopo che Dio ha inviato il Suo angelo. Tutte le cose, tutti i fatti
si spiegano a partire dalla loro causa, dalla loro origine, dalla loro provenienza.
Qui l’origine è in Cielo. Dio decide e invia. Quel Bambino ha la sua origine
in Cielo e da adulto rivelerà: “Uno solo è disceso dal Cielo” (Gv 3, 13; cf. 6, 38).
Chi lo attende, chi lo accoglie mette le sue radici in Cielo, entra in una storia
che parte da Dio, da quel punto preciso in cui “l’angelo Gabriele fu mandato da Dio”.
Di questi che lo accolgono e che anch’essi “da Dio sono generati” (Gv 1, 13), Gesù
dirà che “non sono del mondo” (Gv 17, 14.16) perché rinati “dall’alto”. “Quel che
è nato dalla carne è carne, quel che è nato dallo Spirito è Spirito” (Gv 3, 6). Entriamo
dunque con tutto noi stessi in questa storia divina di concepimento e di nascita!