Zimbabwe: piano nazionale per fermare l'epidemia di colera
Maggiore coordinamento a livello nazionale, riduzione della diffusione della malattia
attraverso sistemi di sorveglianza e intervento, fornitura di acqua potabile e di
sistemi di isolamento e sterilizzazione: sono i tre punti già finanziati di un piano
del governo dello Zimbabwe avviato con il contributo di diversi organismi internazionali
per affrontare la diffusione di un’epidemia di colera che dal mese di agosto sta interessando
tutte le provincie del paese; esso servirà inoltre a prevenire nuove manifestazioni
della malattia che ciclicamente si continua a presentare. Secondo l’ultimo bilancio
dell’Ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari diffuso oggi e ripreso
dall'agenzia Misna, sono 20.581 i casi registrati finora e 1.111 le vittime accertate;
l’area più colpita è quella della capitale Harare, seguita da Beitbridge e Mudzi.
Le cause principali della diffusione della malattia anche nelle aree urbane e su così
larga scala sono legate, secondo diverse organizzazioni umanitarie che operano nel
paese, alle difficoltà di accesso all’acqua potabile, al sistema fognario bloccato
e alla mancata raccolta di rifiuti. In Sudafrica, nella regione di Limpopo (al confine
con lo Zimbabwe), dove casi di colera erano stati segnalati dal mese scorso, la situazione
sembra stia però tornando alla normalità e, sebbene siano stati segnalati nuovi casi
di contagio, il tasso di mortalità resta basso. (R.P.)