Messaggio di Natale del Consiglio ecumenico delle Chiese
“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria”:
è il Vangelo di Giovanni ad ispirare il Messaggio di Natale del Consiglio ecumenico
delle Chiese (CEC). “La gloria è una parola, un grido, un canto usato per esprimere
la meraviglia dell’essere umano di fronte alla maestà di Dio – si legge nel testo,
a firma del rev. Samuel Kobia, Segretario generale del CEC – Quando Gesù è nato, gli
angelo cantavano ‘Gloria a Dio nell’alto dei Cieli’ e nella testimonianza della vita
di Cristo sulla terra noi abbiamo visto la sua gloria, piena di grazia e di verità”.
“Celebrando il Natale – continua il messaggio – noi riconosciamo la venuta di Gesù
come punto di incontro tra Cielo e Terra, il mezzo per ricostruire i nostri rapporti
interrotti con Dio, di vincere la nostra ostilità verso gli altri e di rinnovare la
nostra determinazione a raggiungere la pace nel mondo”. Quindi, il rev. Kobia sottolinea
che “la riconciliazione è un messaggio magnifico. Questo messaggio offre la promessa
che i torti del passato saranno riparati, che la verità sarà raggiunta in tutti i
casi, che il perdono sarà chiesto e che anche i vecchi nemici potranno vivere insieme
nel rispetto reciproco”. “Si tratta – si legge ancora nel testo – di un messaggio
di misericordia e di speranza che riflette il grande dono dell’amore di Dio in Gesù
Cristo”. Poi, il segretario generale del CEC ricorda che il 2009 è stato proclamato
dall’ONU “Anno internazionale della riconciliazione” e che, per questo, le Nazioni
Unite si appellano a tutte le società in conflitto perché “mettano in atto processi
di riconciliazione per stabilire una pace solida e duratura”. E sulla stessa linea
si pone il CEC che, conclude il rev. Kobia, ha avviato il progetto decennale “Vincere
la violenza: le Chiese in cerca della riconciliazione e della pace”, che si concluderà
nel 2010. (I.P.)