I disturbi dell'autismo al centro di un congresso internazionale a Roma
L’autismo è ormai uno dei principali disturbi dello sviluppo, una malattia sociale
in vertiginoso aumento. A lanciare l’allarme è l’Arpa, Associazione italiana per la
ricerca sulla psicosi e l’autismo, in occasione del suo IV congresso internazionale,
tenutosi a Roma. Tra i principali punti sul tavolo, oltre alle cure mediche, c’è il
tema dell’assistenza alle famiglie, sempre più sole. Il servizio di Linda Giannattasio.
Su 10 mila
bambini nati in Italia, tra i 6 e i 10 mila sono autistici. Un fenomeno in preoccupante
aumento negli ultimi anni sul quale il congresso dell’Arpa cerca di puntare i riflettori.
Tra i temi del convegno, quindi, l’ampio panorama che ruota attorno a questo disturbo,
a partire dallo stato delle cure mediche e della diagnostica. Emanuela Rallini,
psicoterapeuta:
“Abbiamo messo a punto a livello
internazionale – anche l’Italia ha partecipato – un protocollo diagnostico che attualmente
è sempre più efficace. Ciò permette di intervenire sempre più precocemente rispetto
all’autismo. Questo comporta una maggiore possibilità anche di cura, perché naturalmente
se il disturbo viene diagnosticato ad un bambino di 18 mesi e si può dare subito una
risposta, abbiamo una possibilità maggiore che possa mettere in atto una serie di
strategie che gli permettano comunque di vivere nella società”.
Tema
fondamentale legato a questa forma di disabilità è quello dell’assistenza. Ancora
Rallini: “L’assistenza è il punto più debole di tutti perchè
mancano i centri diurni per i ragazzi: ci sono lunghissime liste di attesa. Quindi,
questo è un grosso problema, perché un ragazzo non può stare a casa. Le famiglie sono
molto sole. Spesso, anche le risorse economiche, ad un certo punto, finiscono perchè
coloro che li seguono sono spesso dei privati”.
Un problema al quale
cerca di porre rimedio il centro polifunzionale per le persone autistiche di Roma
presentato durante il convegno. Si tratta di una struttura dotata di 10 miniappartamenti
per i ragazzi e le loro famiglie, che offrirà anche servizi medici e supporto psicologico.
Anna Maria Onelli, dirigente scolastico e collaboratrice dell’Arpa:
“Il
presidente, Sabrina Savagnone, genitore di una ragazza autistica, è riuscita finalmente
ad avere un edificio a tre piani dove poter ricavare anche delle stanze soggiorno.
In questo luogo sono stati creati degli ambienti dove i ragazzi possono rimanere temporaneamente
o per più tempo, anche con un accompagnatore. Quindi, ci si fa carico delle problematiche
dei bambini a partire dalla scuola materna fino a quando sono adulti, perché questo
è il problema che incombe proprio su queste famiglie sole: “Cosa succederà dopo che
io non ci sarò più?”
Il centro, pubblico, sarà il primo in Italia ad
offrire servizi di questo tipo ed aprirà già dal 2009.