2008-12-15 15:18:59

Crisi: 50 mila addetti Fiat in cassa integrazione


Il presidente Usa George W. Bush ha fatto sapere che l’annuncio sul piano di salvataggio dell’auto non è ancora pronto. In Italia, intanto, da oggi e fino al 12 gennaio, 50 mila addetti del gruppo Fiat entrano in cassa integrazione. L’arcivescovo di Torino, il cardinale Severino Poletto ha detto che “per il grande numero di occupati e il ruolo primario dell’auto, ci si attende dal governo e dal Parlamento, come sta avvenendo in altri Paesi, un adeguato sostegno al settore”. Segnali positivi arrivano invece dall’inflazione. Alessandro Guarasci:00:01:45:55
L’ultima doccia fredda per la finanza mondiale è arrivata dalla frode da 50 miliardi di dollari messa in piedi dall'ex presidente del Nasdaq, Bernard Madoff. Molte le banche europee coinvolte. In Italia spicca il Banco Popolare. Ma in questo momento è il settore dell’auto in maggiore sofferenza, con la Fiat che entra in cassa integrazione. Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano bisogna guardare avanti, avendo fiducia, ma senza nascondersi le difficoltà. Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, la creatività e la qualità del Made in Italy sono un tratto distintivo dell’industria italiana, che tutto il mondo riconosce. Il presidente dell’associazione di consumatori Adusbef, Elio Lannutti, è convinto che serviva un intervento più deciso a favore delle famiglie:
 
“Noi avevamo chiesto 16 miliardi, si potevano recuperare da un abbattimento del due per cento della spesa pubblica che 800 miliardi, eliminando anche gli sprechi; altri 16 miliardi dall’uno per cento del PIL”.
 
Intanto l’inflazione a novembre cala dello 0.4%, ma per alcuni generi i prezzi sono ancora al galoppo. Basta dire che la pasta a fine anno sarà aumentata del 30 per cento. Per il responsabile consumi della Coldiretti Stefano Masini è un problema di filiera:
 
“Una trasparenza che deve essere ricercata sul piano degli eventuali cartelli che possono essere formati anche in relazione a problemi di informazione, di acquisto e poi di etichettatura finale al consumatore con riguardo, in particolare, all’origine del prodotto che deve essere segnalata. È un problema, appunto, di equità, poter recuperare la piena tracciabilità del prodotto rispetto al suo prezzo per il consumatore”.
 
In calo invece i carburanti che da novembre ad ottobre hanno visto calare i prezzi del 10 per cento.







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