Ad Haiti 4.500 famiglie tornano a vivere grazie alla Caritas
Dopo la fase di emergenza avviata dalla rete Caritas di Haiti per soccorrere le migliaia
di vittime dei devastanti uragani Ike e Hanna, che hanno flagellato l'isola all'inizio
del mese di settembre, è iniziata la ricostruzione. Grazie a diversi progetti nelle
Diocesi di Cap Haitien, Jeremie, Port-de-Paix, Port au Prince, Cayes, Jacmel, Nippes,
Hinche e Fort-Liberté, un totale di 4.500 famiglie (circa 25.000 persone) ha iniziato
a ricostruire la propria vita, soprattutto a livello di attività agricole. “La maggior
parte degli aiuti forniti da Caritas Haiti è convogliato verso il recupero della produzione
agricola e di pastorizia e la ricostruzione delle abitazioni colpite dagli uragani.
Il piano di ricostruzione - riferisce l'agenzia Zenit - include programmi di distribuzione
di attrezzi agricoli, semi, capi di bestiame e uccelli domestici”, spiega un comunicato
della Caritas. “Accanto a questo, si sta dando priorità al recupero dell'attività
scolastica, mediante la consegna di lotti di materiale educativo alle famiglie con
figli in età scolare”. L'importo totale delle attività programmate dalla rete Caritas
in questa fase si aggira intorno ai 550.000 euro e la sua esecuzione proseguirà nei
prossimi dodici mesi. Durante i primi tre mesi dell'emergenza, Caritas Haiti ha distribuito
aiuti di prima necessità – cibo, acqua potabile, utensili domestici, coperte e prodotti
igienici – a un totale di 10.000 famiglie (circa 50.000 persone), il che presuppone
un numero di beneficiari molto superiore alle 4.000 famiglie identificate nei primi
momenti dell'emergenza. Tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie al consistente
lavoro svolto dal personale della Caritas locale al momento di liberare dal fango
molte delle vie d'accesso alle zone colpite, il che ha permesso di accedere a un numero
maggiore di vittime. Le operazioni di pulizia, alle quali hanno partecipato più di
800 persone, erano riuscite a liberare, a metà del mese di ottobre e solo nella zona
di Gonaives, la più danneggiata, 23 scuole circondate dal fango. Una delle maggiori
sfide attuali per la Caritas, accanto al recupero dell'attività agricola per garantire
l'autosufficienza alimentare ed economica delle famiglie colpite, è far fronte alla
mancanza di alloggi, un problema aggravato nelle ultime settimane dalla ripresa della
scuola, il che ha costretto molte persone accolte temporaneamente negli edifici scolastici
ad abbandonarli. Per questo motivo, Caritas Haiti sta dando la massima priorità al
recupero delle case rimaste quasi interrate dal fango, perché i proprietari possano
tornarvi quanto prima. (R.P.)