2008-12-13 16:09:50

Preoccupazione della Chiesa del Vietnam per la disgregazione familiare


“La società vietnamita sta vivendo un cambiamento generale vigoroso che porta risultati positivi ma anche negativi che riguardano i valori come la stabilità del matrimonio, della famiglia e il rispetto vicendevole tra i membri della stessa”. Lo si legge nella lettera pastorale inviata ai fedeli da mons. Pierre Nguyen Van Nhon, presidente della Conferenza episcopale vietnamita. La famiglia è il punto nevralgico cui la Chiesa cattolica guarda per affrontare i tanti casi di sofferenza che toccano giovani e bambini, siano essi abbandonati dai genitori, ridotti a oggetti, sfruttati o trascurati dalle famiglie. La situazione nel Paese asiatico – riporta Asianews – è difficile; il 54% della popolazione è composta da giovani e sono 22 milioni i bambini e almeno 7 mila vivono nelle strade della capitale Ho Chi Minh City e altri 22 mila sono dipendenti dalla droga. Numeri drammatici che si sommano alle 10 mila ragazze schiave del sesso e ai tanti piccoli venduti dalle loro famiglie per una cifra compresa tra i 600 e i 2mila dollari. Quelli che rimangono nelle loro case soffrono spesso per i divorzi e le separazioni, l’abbandono in cui sono lasciati a causa delle ristrettezze economiche che spingono i genitori a dedicarsi esclusivamente al lavoro trascurando i figli.(B.C.)







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