Il cordoglio del Papa per la scomparsa del cardinale Dulles
Si è spento ieri a New York il cardinale statunitense Avery Dulles: aveva compiuto
90 anni lo scorso agosto. Il Papa ha espresso il suo cordoglio in un telegramma all'arcivescovo
di New York il cardinale Edward Egan. Il servizio di Sergio Centofanti.
Il Papa
ricorda "con immensa gratitudine" il cardinale Dulles "per la sua profonda conoscenza,
il suo giudizio sereno e il suo amore infinito per Dio e la sua Chiesa". Benedetto
XVI prega perché "la sua convincente testimonianza personale all'armonia tra fede
e ragione possa continuare a portare frutto per la conversione delle menti e dei cuori
e per il progresso del Vangelo". Figlio di John Foster Dulles, segretario di Stato
americano sotto l’amministrazione Eisenhower, dal 1953 al 1961, e educato alla fede
protestante, Avery Dulles diventa agnostico in età giovanile. La sua conversione al
cattolicesimo avviene in modo graduale in particolare durante gli studi di arte, filosofia,
teologia e letterature medievali presso l’Harward College. A 22 anni la decisione
di entrare nella Chiesa cattolica. A 28 anni lascia la marina statunitense dove aveva
raggiunto il grado di luogotenente ed entra nella Compagnia di Gesù, per essere ordinato
sacerdote a 38 anni. Si laurea in teologia sacra a Roma, presso la Gregoriana. Diventa
uno dei maggiori teologi americani, insegnando in numerose università e distinguendosi
per il suo impegno ecumenico in dialogo soprattutto con i luterani. Pubblica oltre
20 libri. Nella sua opera più nota, intitolata “Modelli di Chiesa”, sostiene che la
Chiesa è un mistero indefinibile in termini puramente concettuali: mistero che si
può avvicinare mediante analogie. Nel difficile periodo post-conciliare cerca di mediare
tra le diverse concezioni ecclesiologiche. Giovanni Paolo II lo crea cardinale nel
2001. Con la sua scomparsa il Collegio Cardinalizio è ora composto da 190 porporati
di cui 116 elettori e 74 ultra-ottantenni.