2008-12-13 16:09:17

Afghanistan: kamikaze di 13 anni uccide soldati britannici


Ennesimo colpo per le truppe della coalizione internazionale in Afghanistan. Quattro soldati britannici sono rimasti uccisi ieri, nella provincia meridionale di Helmand, in due distinti attentati, uno dei quali portato a termine da un kamikaze di appena 13 anni. Grande sconcerto e una dura condanna per l’uso dei bambini da parte dei talebani sono stati espressi dal primo ministro britannico, Gordon Brown, giunto oggi in Afghanistan per una visita al proprio contingente militare. Con le vittime di ieri, sono 46 i militari britannici caduti in Afghanistan solo nel 2008, su un totale di 132 dall'inizio della guerra nel 2001.

Pakistan
Nuovo attacco contro un deposito della Nato alle porte di Peshawar, nel nordovest del Pakistan. L’azione porta ancora la firma dei miliziani integralisti provenienti dalle aree tribali della regione. Undici camion e tredici container destinati al contingente di stanza in Afghanistan sono andati distrutti. Solo nell’ultima settimana, sono stati quattro gli attacchi di questo tipo. Sempre nelle zone nord-occidentali al confine con l’Afghanistan, sono stati uccisi due afghani. Nei pressi dei loro corpi c’era una lettera di rivendicazione che li accusava di essere spie americane.

Somalia-Pirati
Si è concluso nel sangue il sequestro della nave cisterna greca nel Golfo di Aden. I pirati somali, che avevano bloccato il natante il 10 ottobre scorso, hanno rilasciato l’equipaggio ma tre dei marinai sono morti in circostanze sospette. Non è chiaro se sia stato pagato un riscatto. Per fronteggiare la piaga della pirateria somala, nei giorni scorsi, è entrata in azione nelle acque del Corno d’Africa la missione di pattugliamento militare dell’Unione Europea.

Stati Uniti: piano salvataggio settore auto
Dopo il no del Senato statunitense al prestito da 15 miliardi di dollari per le case automobilistiche in crisi, la Casa Bianca riapre la partita e contrattacca con i fondi del piano di salvataggio della Borsa di Wall Street da 700 miliardi di dollari. Bush, in pratica ha accolto la richiesta del suo successore, Obama, che in precedenza gli aveva chiesto di scongiurare la crisi. Il servizio di Elena Molinari:RealAudioMP3

Barack Obama e George Bush sono d’accordo, il Senato che ha detto no al piano di aiuti per l’auto li ha delusi e ha messo a rischio la ripresa dell’economia Usa. Obama ha sollecitato la Casa Bianca a scongiurare i fallimenti nel settore dell’auto e Bush non si è fatto pregare: si è detto subito pronto a considerare fonti alternative per i miliardi di cui i colossi del motore hanno bisogno per sopravvivere. Se finora la Casa Bianca aveva respinto il ricorso ai 700 miliardi messi da parte per le banche e per Wall Street, per salvare General Motors e Crysler, ora Bush dunque è disposto ad attingere al pacchetto di aiuti approvati in autunno. E anche il dipartimento al Tesoro è pronto ad intervenire. In qualche modo, insomma, i 14 miliardi di dollari in prestiti promessi all’industria arriveranno. Non è detto che salvino Detroit dalla bancarotta, ma eviteranno un precipitoso collasso del settore che avrebbe un severo impatto sull’economia globale. I mercati hanno gradito: dopo un’apertura in rosso, infatti, Wall Street ha chiuso leggermente in positivo. 
Grecia
Resta alta la tensione ad Atene ad una settimana dalla morte del giovane Alexis Grigoriopoulos. Nella notte, otto piccoli ordigni artigianali sono esplosioni in diversi punti della città, senza fare vittime. Nel mirino una sezione del partito di governo, Nuova Democrazia, e alcune banche. Al momento non si segnalano invece violenze di piazza e scontri tra la polizia e gruppi di giovani. In sette giorni di disordini le forze dell’ordine hanno fermato 176 persone di cui 100 immigrati stranieri. Secondo l’associazione dei commercianti i danni ad Atene sfiorano i 200 milioni di dollari.

Georgia
Nuove accuse di violazione degli accordi tra Georgia e Russia. Secondo Tbilisi, i soldati di Mosca che ieri avevano lasciato il villaggio di Perevi vi sono tornati, probabilmente dopo che i sudosseti avevano espresso il timore che la Georgia si preparasse ad attaccarlo. I militari russi hanno inoltre impedito a una missione di ambasciatori dell'Unione Europea di entrare nel villaggio. L'ambasciatore francese in Georgia, Eric Fournier, ha stigmatizzato l'incidente come “una violazione degli accordi di pace da parte russa”.

Maltempo Italia
Il maltempo sta concedendo oggi una tregua a Roma, ma la protezione civile continua a monitorare i livelli del Tevere che la notte scorsa hanno raggiunto circa 12,50 metri. Per un sensibile abbassamento delle acque bisognerà attendere almeno 24 ore. Proseguono intanto senza sosta le ricerche dell'irlandese di 27 anni caduto nel fiume alle tre del mattino dopo essersi arrampicato su un albero per fotografare la piena. Rimane critica la situazione per il resto dell’Italia con neve sull’arco alpino e pioggia al Sud, sul versante tirrenico. Allagamenti e frane si registrano ancora in Calabria, Campania, Lazio e Sicilia. Ma perché le abbondanti piogge di questi giorni hanno paralizzato intere città come Roma? Paolo Ondarza lo ha chiesto a Luigi D’Angelo, dirigente del dipartimento della Protezione Civile Italiana:RealAudioMP3

R. - Le piogge degli scorsi giorni sono state intense, quindi hanno portato sul bacino diversi millimetri di pioggia. Questo ha chiaramente determinato un innalzamento dei livelli idrici.
 
D. – Il capo della Protezione Civile, Bertolaso, ha denunciato che la causa di questa emergenza è dovuta anche ad anni di abusi e scarsa manutenzione del territorio…
 
R. – E’ importante che sia appunto garantita la manutenzione del sistema idraulico di scolo delle acque, per consentire che, anche l’acqua piovana riesca a defluire attraverso le fognature lungo i fiumi; molto spesso, invece, avviene il contrario, cioè che l’acqua dei fiumi risalga lungo le fognature o che le fognature non riescano, per una non adeguata manutenzione, a smaltire l’acqua che ricevono.
 
D. – Ma i disagi di questi giorni non si fermano alla sola città di Roma. E’ in ginocchio l’intero Paese: come mai?
 
R. – L’Italia è un territorio morfologicamente lungo e stretto, quindi ci sono dei fenomeni intensi di pioggia che molto spesso, anche su territori veramente localizzati, possono determinare delle criticità. Molto spesso le situazioni critiche sono determinate anche da quella che è l’urbanizzazione a volte selvaggia, che non consente di mantenere vivo naturalmente l'arrivo dei fiumi a valle.
 
D. – La situazione resta di allerta? E se sì, fino a quando e quali consigli dare?
 
R. – Noi rimaniamo comunque in uno stato di massima attenzione. Sicuramente, per la giornata di oggi, i nostri consigli, a chi avesse la necessità di mettersi in viaggio, sono di ascoltare quelle che sono le informazioni che derivano dagli organi di stampa. Evitare, quando si è in macchina, di percorrere sottopassi o zone depresse della città, proprio per quel motivo - che le dicevo prima - che è legato ad una possibile risalita dell’acqua proprio dai tombini.
 
Lotta alla pedofilia
Unione Europea e Stati Uniti si sono impegnati a rafforzare la loro cooperazione nella lotta alla pedopornografia, attraverso l’attivazione di sinergie tra piattaforme di sorveglianza europee e americane di siti internet illegali. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia francese, il cui Paese è presidente di turno dell’Ue, in una conferenza stampa al dipartimento della Giustizia Usa. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)   
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 348
 
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