Vertice Ue: raggiunto l'accordo sul pacchetto clima
Via libera alle misure per il rilancio dell’economia europea, ad una roadmap
sul Trattato di Lisbona e al pacchetto clima. Nella seconda giornata di lavori del
Consiglio europeo, a Bruxelles, è stata trovata un’intesa finale sugli accordi di
massima raggiunti nella notte dai 27 leader dell’Ue. Il pacchetto sull’ambiente prevede
che entro il 2020 l'Ue riduca del 20% le emissioni di gas serra, aumenti del 20% l'efficienza
energetica e porti al 20% il ricorso alle fonti alternative nel mix energetico. Superate
quindi le ultime resistenze dei Paesi dell'est che chiedevano più risorse per il fondo
di solidarietà per la transizione energetica. Durante l’odierna sessione, i 27 hanno
inoltre raggiunto un accordo definitivo sul massiccio piano di stimoli all'economia
pari all'1,5% del Pil comunitario, circa 200 miliardi di euro. Intesa anche con Dublino:
in cambio di alcune concessioni sul sistema delle imposte e il diritto di famiglia,
l’Irlanda indirà un nuovo referendum per la ratifica del Trattato di Lisbona.
India Una
catena umana per la pace, intorno agli hotel Taj Mahal, Oberoi Trident e al Centro
ebraico di Mumbai, in India. E’ l’iniziativa in corso da stamani nella città colpita
dagli attacchi terroristici di fine novembre e organizzata dalla comunità cattolica
locale. Il servizio di Maria Grazia Coggiola:
Migliaia
di persone hanno aderito all’iniziativa di pace, lanciata dalla comunità cattolica
oggi a Mumbai, per ricordare l’attentato terroristico del 26 novembre e chiedere nuove
misure di sicurezza più efficaci. Intellettuali, studenti, impiegati, anziani e anche
semplici pendolari hanno unito le loro mani per formare un’immensa catena umana nei
pressi dell’hotel Taj mahal, del Trident Oberoi, del Centro ebraico di Nariman house
e di altri luoghi che sono stati teatro del lungo assedio, organizzato da un commando
di 10 militanti sospettati di appartenere ad un gruppo della Jihad pakistana. Molti
dei dimostranti hanno urlato la loro rabbia contro il governo, che come ha ammesso
il neo ministro degli Interni P. Chidambaram, avrebbe delle responsabilità
per il fallimento dei sistemi di sicurezza. Alcuni hanno anche mostrato le foto delle
179 vittime del tragico attacco che ha paralizzato per due giorni l’intera metropoli
indiana e che ora sta avendo pesanti ripercussioni sull’industria turistica già penalizzata
dalla recessione economica mondiale. Nei giorni scorsi, a Mumbai, sono stati organizzati
diversi cortei e fiaccolate per commemorare il tragico evento che ha messo in allarme
anche la diplomazia internazionale per una possibile escalation della tensione
tra India e Pakistan, non ancora smorzata nonostante la decisione di Islamabad di
chiudere le sedi e arrestare il leader dell’associazione estremista, Laskhar-e-Taiba.
India-Pakistan
terrorismo L’India ha accusato Islamabad di essere l’epicentro del terrorismo.
A puntare il dito, il premier indiano Singh nella sua audizione in parlamento per
i fatti di Mumbay. Dal canto suo, il Pakistan ha invece ripetutamente sottolineato
la necessità di una cooperazione per combattere il terrorismo nei due Paesi. E il
terrorismo e la situazione della sicurezza in India sono al centro dei colloqui odierni
tra il sottosegretario di Stato americano, John Negroponte, giunto stamani nel Paese
asiatico, e il primo ministro indiano, Manmohan Singh. Negroponte è stato ieri in
Pakistan dove ha incontrato il presidente Asif Ali Zardari e il primo ministro Yousuf
Raza Gilani, dai quali ha avuto l'assicurazione dell'impegno a combattere il terrorismo.
Pakistan Sono
sette i miliziani integralisti uccisi da un missile lanciato da un drone americano
nell'area tribale del Waziristan, roccaforte di al-Qaeda nel sud del Pakistan. Il
nuovo attacco si aggiunge agli altri 20 avvenuti negli ultimi 3 mesi nelle zone tribali
del Paese in cui le intelligence statunitensi credono si nasconda il leader
di al-Qaeda, Osama bin Laden. In azione anche i ribelli filo-talebani che hanno attaccato
nella parte nord-occidentale del Paese un terminal di materiali destinati alle truppe
Nato in Afghanistan. Al lancio dei razzi è seguito uno scambio di colpi da fuoco tra
le forze di sicurezza e i miliziani, che solo questa settimana hanno già attaccato
quattro volte il terminal.
Giappone Il parlamento giapponese ha dato
il via libera al rinnovo della missione antiterrorismo nell'oceano Indiano, a sostegno
delle forze internazionali impegnate in Afghanistan. Il provvedimento è stato approvato
oggi in via definitiva dalla Camera bassa, che ha rivotato la legge dopo la recente
bocciatura alla Camera alta, controllata dall'opposizione. La legge straordinaria
che regola la presenza militare nipponica nell'oceano Indiano è stata così rinnovata
di un altro anno oltre la scadenza, fissata per il 15 gennaio 2009. Il Giappone non
ha truppe in Afghanistan, ma la sua flotta è impegnata dal 2001 in un'operazione di
rifornimento e pattugliamento nell'oceano Indiano a sostegno delle forze internazionali
di pace.
Vertice Giappone-Cina- Corea del Sud Si terrà domani a Fukuoka
il primo vertice trilaterale autonomo tra Giappone, Cina e Corea del Sud. Durante
il Summit, non agganciato come in precedenza alle riunioni dell'Asean, le tre potenze
economiche dell'estremo oriente proveranno a dare una risposta coordinata nell'ambito
del rafforzamento dei legami finanziari e della cooperazione per stabilizzare i mercati
globali. Tra gli altri argomenti in discussione, la questione nucleare della Corea
del Nord e i rapporti diplomatici di ampio respiro da costruire tra i tre Paesi nel
medio-lungo periodo.
Operazione antiterrorismo a Bruxelles È stato
confermato l’arresto per sei delle 14 persone fermate ieri a Bruxelles nell’operazione
che ha smantellato una presunta rete terroristica legata ad al Qaida. Secondo le autorità
belghe, il gruppo era pronto a compiere un attentato suicida. Per il ministro dell’Interno
italiano, Roberto Maroni, gli arresti sono collegati agli altri due compiuti a Bari
nelle scorse settimane.
Grecia In Grecia, dopo la prima notte senza
incidenti dall'inizio della rivolta seguita all'uccisione di un ragazzo da parte
della polizia, sono riprese manifestazioni e scontri tra studenti e forze dell’ordine
nel centro di Atene. La città è blindata, le strade attorno al parlamento sono state
chiuse e la presenza delle forze dell'ordine è imponente. In quattromila si sono riuniti
davanti all'Università di Atene per prendere parte a un corteo che dovrebbe arrivare
proprio fino alla sede del parlamento, mentre si attendono gli esiti delle assemblee
per decidere se proseguire ed estendere l'occupazione delle scuole e delle università.
Intanto, Epaminondas Korkoneas, l'agente di polizia che ha ucciso con un colpo di
pistola il quindicenne, Alexis Grigoriopoulos, ha espresso le sue scuse alla famiglia
della vittima nella memoria difensiva presentata in tribunale, mantenendo tuttavia
la versione secondo cui avrebbe sparato due colpi in aria e uno in terra, e che il
giovane sarebbe stato colpito di rimbalzo. Il risultato dell'esame balistico non è
stato ancora reso noto.
Russia È di dodici morti e 6 feriti, di
cui 3 gravi, il bilancio delle vittime causate da una violentissima esplosione avvenuta
in una miniera vicino a Kirovsk, città della regione di Murmansk, nel nordovest della
Russia a circa 1500 chilometri da Mosca, oltre il Circolo Polare Artico. La potente
deflagrazione si è prodotta accidentalmente mentre i minatori erano impegnati a collocare
trenta tonnellate di esplosivo nel corso di lavori di scavo per ricavare una nuova
galleria.
Italia maltempo L'emergenza maltempo in Italia interessa
molte regioni, specie quelle del centro-sud ancora flagellate dalle piogge, con fiumi
esondati, frane e mareggiate. Stato d’emergenza a Roma per l’eccezionale ondata di
piena che sta interessando il Tevere. Il peggio potrebbe arrivare nel tardo pomeriggio,
ma già molte zone della capitale, non protette dagli argini, sono state invase dalle
acque. Stamani, nei pressi di Castel Sant’Angelo, Vigili del Fuoco e forze di Polizia
sono intervenuti per rimuovere un barcone disancorato dalla violenza del fiume. Giancarlo
La Vella ha raccolto le sensazioni di alcuni romani, accorsi numerosi su tutto
il percorso del Tevere, e di un pompiere:
R. - Probabilmente,
c’era qualcosa da fare prima in termini di organizzazione e manutenzione.
D.
- E’ una situazione d’emergenza che state fronteggiando come?
R.
- Dobbiamo ancorare il barcone perché se si abbassa il livello del fiume, quello passa
sotto il ponte e quindi potrebbe danneggiare eventuali altri ponti a valle.
D.
- Quali sensazioni, con il rischio di alluvioni per Roma?
R.
- Certo, ci sono già molti danni, però mi pare che - tutto sommato - ci sia uno spiegamento
di forze notevoli. La gente lo sa. Siamo avvisati, speriamo che nessuno debba subire
dei danni per questo. Già abbiamo perso una persona, purtroppo…
D.
- Molti si chiedono se tutto questo poteva essere evitato con un po’ di prevenzione
in più…
R. - Può darsi anche di sì. Penso che sempre
qualcosa di più si possa fare. Magari, forse era poco prevedibile una cosa di queste
dimensioni. Però, questa città penso che nei secoli le ha sempre subite, le inondazioni,
e quindi sopravviverà anche questa volta, tranquillamente …
Zimbabwe In
Zimbabwe continua a salire il numero dei decessi accertati a causa del colera. L’ultimo
bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di 792 morti e oltre 16
mila casi di contagio. Dieci morti e 688 infettati anche nel vicino Sudafrica, dove
il governo della provincia nord-orientale del Limpopo ha dichiarato lo stato di ''catastrofe''
per la regione di Whembe. A fronte dell’aggravarsi dell’epidemia il presidente, Robert
Mugabe, ha smentito la vittoria sul colera annunciata ieri, ridimensionando i risultati
ottenuti dal governo. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 347 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.