2008-12-12 15:25:04

In Indonesia cresce la violenza religiosa: a rischio l’unità nazionale


Violenza religiosa in crescita in Indonesia, dove nei giorni scorsi due chiese e diverse case di cristiani sono state incendiate nelle Molucche centrali. “Le responsabilità di atti contrari alla libertà di fede – si legge nel rapporto diffuso ieri dal Wahid Institute, organizzazione islamica che conta 20 milioni di aderenti - sono per il 60% dovute a gruppi di ispirazione religiosa e per il 33% allo Stato. Erano stati 197 i casi registrati nel 2007; sono 232 quelli di cui si ha avuta notizia nell’anno che sta per finire”. La responsabilità maggiore – secondo il rapporto ripreso dal Sir – va attribuita a movimenti musulmani radicali come il Fronte dei difensori dell’Islam (Fpi) e il Consiglio degli Ulema indonesiano (Mui). Al solo Mui sono attribuiti 50 dei casi di sopraffazione religiosa registrati nel 2008, e per la sua pressione il governo ha messo al bando la setta degli Ahmadiya, islamica ma considerata “deviata”. “E’ un chiaro esempio - ha detto il direttore del Wahid Institute, Ahmad Suaedy - di come la mobilitazione delle masse può essere usata per costringere il governo ad azioni che contraddicono la costituzione e che spingono la nazione alla disgregazione”. (A.L.)







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