Cristo nuova speranza in un mondo buio e freddo: così il Papa nell'udienza ai pellegrini
della Bassa Austria
Il Papa ha ricevuto stamattina i partecipanti al pellegrinaggio dalla Bassa Austria,
giunti in Vaticano per l’accensione dell’albero di Natale, dono del comune di Gutenstein,
che si svolgerà sabato pomeriggio in Piazza San Pietro. L’albero e il presepe sono
stati definiti dal Papa come “simboli di vita” che “ci rimandano al mistero della
Notte Santa” quando Cristo porta “nel mondo buio, freddo e non redento, nel quale
viene a nascere, una nuova speranza ed un nuovo splendore”. “Quando l’uomo si lascia
illuminare dalla luce della verità vivente che è Cristo – ha aggiunto Benedetto XVI
- sperimenta la pace interiore nel suo cuore e diventa operatore di pace in una società
che ha tanta nostalgia di riconciliazione e di salvezza”.
Parlando della visita
dello scorso anno in Austria, Benedetto XVI ha ricordato la “storia profondamente
cristiana” del Paese mitteleuropeo come dimostra la presenza di tanti conventi. Pertanto
ha esortato i fedeli a “fare in modo che anche in futuro questa testimonianza per
Cristo rimanga viva, per dare agli uomini sostegno e orientamento nella loro vita”.
Nel ringraziare per il dono ricevuto, il Papa ha espresso i migliori auguri per “una
festa di Natale colma di grazia” ed ha assicurato le sue preghiere, raccomandando
tutti all’intercessione di “Maria, patrona dell’Austria, e del patrono della regione,
Leopoldo”.