Benedetto XVI all’udienza generale: "Cristo è l’inizio di una storia nuova per l’uomo"
Nessuno diventa cristiano da sé, ma solo nell’incontro con Gesù Cristo: è quanto sottolineato
da Benedetto XVI all’udienza generale di stamani in Aula Paolo VI. Il Papa ha offerto
ai fedeli una catechesi sull’insegnamento di San Paolo circa la novità portata da
Gesù nella storia dell’uomo. Quindi, si è soffermato sul significato profondo del
Battesimo e dell’Eucaristia e della Chiesa come Corpo mistico, tema centrale della
dottrina paolina. Il servizio di Alessandro Gisotti:
L’abuso della
libertà che va contro la verità e la volontà divina inquina le nostre realtà umane
e in particolare le relazioni fondamentali: quella con Dio, quella tra l’uomo e la
donna, quella tra l’uomo e la natura. Benedetto XVI ha iniziato la sua catechesi da
questa costatazione ed ha subito sottolineato come tale “inquinamento” venga superato
da Gesù Cristo. Con Lui, ci insegna San Paolo, la storia dell’uomo ha un nuovo inizio:“Con
Lui che viene da Dio, comincia una nuova storia formata del suo 'sì' al Padre, formata
non dalla superbia di una falsa emancipazione, ma dall’amore e dalla verità”. Ma
come, si è chiesto il Pontefice, Gesù arriva nella mia vita, come la trasforma? La
risposta fondamentale di San Paolo è attraverso lo Spirito Santo, che a Pentecoste
ha creato la nuova umanità. Lo Spirito, che crea davvero una nuova unità, supera le
divisioni servendosi di due elementi: l’annuncio della Parola e i Sacramenti, in particolare
il Battesimo e l’Eucaristia. Il Pontefice ha così ribadito che la fede non è frutto
del nostro pensiero, ma un dono di Dio: “La fede non viene
dalla lettura ma dall’ascolto. Non è una cosa solo interiore ma una relazione, suppone
un incontro, suppone l’esistenza dell’altro che annuncia e crea comunione”. Nessuno,
è stata la riflessione di Benedetto XVI, può farsi cristiano da sé. Solo Cristo può
costituire la Chiesa. E dalla Chiesa riceviamo la fede. Ha quindi rivolto il suo pensiero
al Battesimo. Questo Sacramento, ha avvertito, è più di un lavaggio. E’ morte e Risurrezione.
D’altro canto, ha proseguito il Papa, anche la materia fa parte del Sacramento. Il
cristianesimo non è una cosa puramente spirituale giacché implica il corpo. E ancora,
ha messo l’accento sulla radicale novità rappresentata dal cristianesimo: “Divenire
cristiani è più che un’operazione cosmetica che aggiungerebbe qualche cosa di bello
ad una esistenza già più o meno completa. E’ un nuovo inizio e rinascita, morte e
risurrezione”. Il Pontefice ha quindi offerto la sua meditazione sull’Eucaristia
in San Paolo. La promessa della Nuova Alleanza, ha detto, si realizza nel sacrificio
d’amore di Gesù Cristo. Ma qual è dunque il significato profondo dell’Eucaristia?: “Celebrare
l’Eucarestia significa che Cristo ci dà se stesso, il suo amore per conformarci a
se stesso e per creare così il mondo nuovo”. Benedetto XVI si è quindi
soffermato sulla dimensione della comunione nel Sacramento eucaristico. Cristo, ha
affermato, si unisce con ognuno di noi ma anche con chi è prossimo a me e così ci
unisce tutti a Lui. Ecco perché, ha spiegato, un’Eucaristia senza solidarietà con
gli altri è un’Eucaristia abusata. Da questa considerazione, ha aggiunto il Santo
Padre, possiamo cogliere il senso della dottrina paolina della Chiesa come Corpo: “La
Chiesa non è solo una corporazione come lo Stato. E’ un corpo, non è organizzazione
ma è un organismo”. Il Papa ha infine rivolto il
suo pensiero al matrimonio che, ha detto, sarà autentico e ben vissuto, nella
costante crescita umano-affettiva, se rimarrà sempre legato all’efficacia della
Parola e al significato del Battesimo. Quanto alla “dimensione teologica” del matrimonio,
in San Paolo - ha spiegato Benedetto XVI - c’è “una reciprocità che si configura in
una dimensione verticale: la sottomissione vicendevole deve adottare il linguaggio
dell’amore, che ha il suo modello nell’amore di Cristo verso la Chiesa”. Al momento
dei saluti, parlando ai pellegrini di lingua italiana, il Papa ha affidato alla Beata
Vergine di Loreto, della quale oggi si celebra la memoria, i giovani, i malati e gli
sposi novelli.