Israele riapre parzialmente i valichi di Gaza per il transito degli aiuti umanitari
Il ministro israeliano della Difesa, Barak, ha autorizzato oggi una parziale riapertura
dei valichi di transito con la Striscia di Gaza. Nel corso della giornata, dovrebbero
entrare a Gaza dai valichi di Kerem Shalom e Karni una settantina di camion carichi
di viveri e di prodotti di carattere umanitario. Nell'ultimo mese questi valichi sono
rimasti quasi sempre chiusi per il ripetersi di incidenti di confine e di lanci di
razzi dalla Striscia verso il Neghev israeliano. Sul piano strettamente politico,
ieri è stata messa a punto la lista dei candidati alle elezioni politiche del febbraio
2009 che sarà caratterizzata da una presenza piuttosto folta di cosiddetti “falchi”.
Critica la prima reazione del partito centrista Kadima, secondo cui il Likud ha dimostrato
di essere un partito “molto sbilanciato a destra”, che non potrà dunque - secondo
il partito di Tzipi Livni - trovare alcuna intesa con i palestinesi.
Nuove
tensioni tra India e Pakistan Il governo di Islamabad ha annunciato che non
consegnerà a New Delhi le venti persone arrestate per gli attentati di Mumbai del
26-29 novembre che hanno causato almeno 172 morti. “Giudicheremo noi stessi coloro
che sono stati arrestati in base alla legge pakistana”, ha detto il capo della diplomazia
di Islamabad. Tra gli arrestati, appartenenti all'organizzazione separatista kashmira
"Lakshar-e-Taiba", vi sarebbe il presunto organizzatore degli attacchi terroristici
di Mumbai, Zakiur Rehman Lahwi. È stato catturato insieme ad altre 14 persone in un
campo di addestramento per fondamentalisti islamici in Kashmir. Ieri, nella zona nord-ovest
del Pakistan, tre bambini sono rimasti feriti a causa dell'attacco di un kamikaze
mentre stavano partecipando alle celebrazioni per la ricorrenza di Eid al-Adha, la
Festa del Sacrificio, uno degli appuntamenti più importanti del calendario religioso
islamico.
Guantanamo Al via nella base militare Usa di Guantanamo,
a Cuba, l’udienza preliminare del processo militare in corso alla presunta mente degli
attacchi dell’11 settembre, Khalid Sheikh Mohammed, e ad altri quattro imputati per
le stragi del 2001. I cinque si sarebbero accordati ad inizio novembre per confessare
le proprie responsabilità. Il servizio da New York di Elena Molinari: Vogliono
essere visti come martiri e non come pedine del sistema giudiziario americano. Con
un annuncio a sorpresa, i cinque detenuti di Guantanamo, accusati di aver architettato
gli attacchi dell’11 settembre, si sono dichiarati colpevoli. Durante un’udienza preliminare
del processo militare in corso, nella base militare Usa a Cuba, i cinque hanno chiesto
che il processo parta al più presto, per "farla finita – hanno detto – con questo
gioco". Portavoce del gruppo è stato Khaled Sheikh Mohammed, che durante gli interrogatori
– c'e il sospetto di torture della Cia – ha già confessato di essere la mente delle
stragi. I cinque presunti terroristi rischiano la pena di morte ma il fatto potrebbe
cambiare dopo l’insediamento di Barack Obama che si è già detto contrario all’esistenza
del tribunale militare di Guantanamo. E per la prima volta, ieri, alle udienze a Guantanamo,
erano presenti alcuni familiari delle vittime delle stragi di sette anni fa, estratti
a sorte fra 150 parenti che hanno chiesto di assistere ai processi. Turchia Oltre
il 18% della popolazione turca ha vissuto nel 2007 sotto il livello di povertà mentre
lo 0,5% ha dovuto far fronte alle esigenze della vita quotidiana sotto il minimo livello
di sopravvivenza. Lo rende noto il quotidiano Today’s Zaman riferendo i risultati
di una ricerca condotta dall'Istituto Centrale di Statistica (Turkstat). Secondo Turksat,
nel 2006 il 17,81% della popolazione ha vissuto sotto il livello di povertà e lo 0,74%
sotto il minimo livello di sopravvivenza. Nel 2007 il minimo livello di sopravvivenza
è stato calcolato intorno ai 130 euro mentre il livello di povertà ammontava a 300
euro mensili. Il tasso di povertà è direttamente proporzionale al numero dei componenti
il nucleo familiare e diminuisce con l’aumentare del livello di scolarizzazione.
Somalia I
ministri degli Esteri della Ue hanno dato il via libera ieri pomeriggio alla prima
missione navale militare mai intrapresa dall'Unione Europea. Destinata a contrastare
la pirateria che infesta le acque antistanti al Corno d'Africa, la missione Eunavfor
Atalanta può contare sul sostegno di almeno otto Paesi. Germania, Belgio, Spagna,
Francia, Grecia, Olanda e Gran Bretagna hanno deciso di mettere a disposizione navi,
aerei e uomini per scortare, in base a un mandato delle Nazioni Unite, i cargo che
trasportano gli aiuti umanitari del Programma alimentare mondiale Pam dell'Onu, destinati
alla popolazione somala. Inoltre, le navi Ue avranno anche il compito di difendere
dagli attacchi dei pirati che infestano la zona le altre navi mercantili che attraversano
quelle acque, se necessario anche aprendo il fuoco. La prima flotta europea sarà composta
da sei navi da guerra e tre aerei da ricognizione che dovranno sorvegliare un'area
che si estende per circa due milioni di chilometri quadrati e in cui rientra il Golfo
di Aden. A guidare Atalanta sarà una nave ammiraglia greca, che raggiungerà la zona
delle operazioni solo verso il 16 dicembre. Nell'azione di pattugliamento dell'area
la flotta europea subentrerà a quattro navi della Nato che incrociano nelle acque
antistanti la Somalia dalla fine di ottobre.
Mini vertice ieri a Londra:
a colloquio con Gordon Brown, Sarkozy e Barroso Il ministro degli Esteri tedesco
Frank-Walter Steinmeier ha detto di non aver gradito il mancato invito al cancelliere
Angela Merkel al mini-vertice sulla crisi dell'economia mondiale, che ieri ha visto
riuniti a Londra il premier britannico Gordon Brown, il presidente francese Nicholas
Sarkozy e il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso. Il servizio di
Sagida Syed:
Ospiti di
Gordon Brown, Nicolas Sarkozy e Josè Manuel Barroso, si sono incontrati con il premier
britannico per delineare un piano economico da presentare al summit dei Paesi dell’Unione
Europea giovedì prossimo. Ingenti investimenti nelle infrastrutture e nello sviluppo
dell’energia alternativa in collaborazione con i partner europei: questa la visione
anti-crisi dei due leader, che già dai primi segni di recessione hanno individuato
in una forte iniezione pubblica nel settore bancario e nelle grandi aziende private
- soprattutto le case automobilistiche – il rilancio economico dell’Europa. Le grandi
opere pubbliche - secondo Brown e Sarkozy- dovrebbero creare milioni di nuovi posti
di lavoro, rilanciando anche lo sviluppo tecnologico, come la diffusione di Internet
a banda larga in tutta la Ue e la creazione di forme di trasporto a bassa emissione
di carbonio. I colloqui, che si sono estesi anche ai rappresentanti di importanti
aziende della telefonia, compagnie petrolifere ed assicurazioni e grandi catene di
supermercati, hanno creato qualche frizione diplomatica con la Germania, per non essere
stata invitata al meeting.
Al via la missione civile europea Eulex in
Kosovo È finalmente operativa la missione civile europea Eulex in Kosovo. A
quasi nove mesi dalla sua approvazione, con il dispiego iniziale di un migliaio di
funzionari ed esperti, la mandato di polizia e giustizia dell'Unione Europea in Kosovo
ha ufficialmente preso il via dalla mezzanotte. Il servizio di Federica Andolfi:
Saranno circa
1400 i membri del personale internazionale di Eulex e 500 quelli del personale locale
impegnati su tutto il territorio del Kosovo. Prenderanno posizione anche nella parte
settentrionale, dove vive una maggioranza di serbi. E proprio i serbi residenti in
Kosovo sono stati a lungo ostili al dispiegamento di Eulex nelle loro zone, ma questa
opposizione si è progressivamente attenuata dopo l'approvazione della missione da
parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu avvenuta il 26 novembre. Ma la Serbia, che
considera il Kosovo come una sua provincia meridionale, ha presentato ricorso alla
Corte internazionale di giustizia contro la sua indipendenza. Eulex, composta soprattutto
da poliziotti, giudici e doganieri rimpiazzerà progressivamente la missione Unmik
dell'Onu e a primavera, quando sarà completato il dispiegamento, potrà contare su
1900 dipendenti europei e 1100 agenti locali. Si tratta della più importante missione
civile mai messa in campo dall'Unione Europea ed avrà il compito di assicurare lo
stato di diritto nella regione. L'obiettivo di Eulex, infatti, è quello di affiancare
le giovani istituzioni kosovare nella transizione dopo l'auto-proclamata indipendenza
dalla Serbia. L'Onu, che ha negoziato per mesi con Belgrado il "via libera" della
Serbia all'invio dell'Eulex nell'ex provincia è arrivata, lo scorso mese, ad un compromesso,
ovvero la dichiarazione di neutralità della missione rispetto allo status del Kosovo. Irlanda:
allarme diossina nella carne Circa 900 persone sono state licenziate da quattro
allevamenti irlandesi a Offaly, Leitrim e Tipperary in seguito al blocco sul commercio
di carne di maiale irlandese a rischio di contaminazione da diossina. Secondo il sindacato
Siptu, i posti di lavoro a rischio sarebbero in totale 6 mila. Dopo i casi di contaminazione
riguardanti i maiali, anche alcune partite di mangime destinato ai bovini irlandesi
sarebbero state contaminate dalla diossina.
Diversi arresti in relazione
ad attentati dell’ETA Sono tre gli arresti compiuti in Spagna tra le fila del
gruppo separatista basco Eta. L’operazione della polizia spagnola è collegata con
la cattura, avvenuta poche ore prima in Francia, del presunto successore di “Txeroki”,
capo militare del gruppo, che a sua volta era stato arrestato a febbraio scorso.
Thailandia È
tornato ad essere pienamente operativo l’aeroporto internazionale Suvarnabhumi di
Bangkok, bloccato per giorni a causa della protesta dei manifestanti antigovernativi.
Le attività erano state sospese la notte del 25 novembre, a seguito dell'occupazione
da parte dei dimostranti del Pad, Alleanza Popolare per la Democrazia, che da agosto
chiedevano le dimissioni del governo. L’assedio dei manifestanti è terminato dopo
che la Corte Costituzionale, il 2 dicembre ha deciso di sciogliere i partiti della
coalizione ritenuti colpevoli di brogli elettorali e di vietare ai principali esponenti
dei partiti al governo, tra cui il premier Somchai Wongsawat, di fare politica per
i prossimi cinque anni. Intanto il partito democratico, principale partito d'opposizione
in Thailandia, ha reso noto il nome del leader che proporrà alla carica di premier
quando, probabilmente il 12 dicembre, si riunirà il Parlamento. Si tratta di Abhisit
Vejjajiva, 44 anni, uomo politico di Bangkok che ha studiato ad Oxford, finora principale
leader d'opposizione in Thailandia.
Canada Il primo ministro liberale
del Québec, Jean Charest, è stato riconfermato al governo della provincia canadese
dopo le elezioni legislative regionali di ieri che gli hanno assegnato una ristretta
maggioranza. Già l’anno scorso il Partito liberale del Québec (Plq) di Charest aveva
vinto di misura le elezioni e il suo leader aveva condotto un fragile governo di minoranza.
Le elezioni di ieri sono state contraddistinte da una netta ripresa degli indipendentisti
del Partito del Québec che lo scorso anno avevano subito una sconfitta cocente, e
che questa volta hanno ottenuto il loro miglior risultato dell'ultimo decennio. Secondo
i risultati quasi definitivi i liberali di Charest hanno conseguito 66 dei 125 seggi
dell'assemblea provinciale; ne avevano 48. Gli indipendentisti hanno 51 seggi, mentre
solo sette seggi sarebbero andati ad Azione Democratica, il piccolo partito di destra
di Mario Dumont, che alle precedenti elezioni aveva fatto registrare una imprevista
avanzata.
Più grave del previsto la crisi economica in Giappone Nel
terzo trimestre dell'anno, il Prodotto interno lordo in Giappone registra una flessione
dell’1,8%, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente: un calo decisamente
più marcato delle previsioni che attestavano la flessione allo 0,4%. Il 2009 sarà
"un anno difficile", ha infatti ammesso il ministro delle Politiche economiche e fiscali.
Un forte peso nella revisione al ribasso l'hanno avuto le imprese che, dovendo prepararsi
a una robusta contrazione della domanda, hanno già ridotto le scorte aziendali. Prosegue,
intanto, il taglio occupazionale nella Corporate Japan: Nomura ridurrà il personale
di oltre 100 unità nelle attività Asia-Pacifico e eliminerà 8mila posti a livello
globale nel settore dell'elettronica. Mentre, come ipotizza il quotidiano Yomiuri
Shimbun, il governo Aso, sempre più in difficoltà, potrebbe tentare una manovra disperata
e approvare un piano di stimolo economico triennale più corposo, del valore di 160-210
miliardi di dollari.
Isole contese tra Giappone e Cina Il premier
giapponese, Taro Aso, porterà la questione delle isole contese Senkaku, amministrate
da Tokyo ma rivendicate anche da Pechino e Taiwan, al vertice trilaterale Giappone-Cina-Corea
del Sud di sabato prossimo a Fukuoka, protestando con il premier cinese Wen Jiabao
in merito allo sconfinamento di lunedì nell'area di due navi da prospezioni cinesi.
Lo ha riferito oggi a Tokyo il ministro degli Esteri del Paese del Sol Levante, Nakasone,
che ha rivendicato le istanze del Giappone in merito al gruppo di isole disabitate
nel Mar della Cina orientale. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 344 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.