In tutta l’India manifestazioni di solidarietà alle vittime degli attentati
Una settimana dopo gli attentati che hanno sconvolto Mumbai, centinaia di migliaia
di persone sono scese in piazza ieri pomeriggio in in tutta l'India per manifestare
solidarietà alle vittime degli attentati nella capitale finanziaria indiana. Un’imponente
manifestazione si è tenuta in particolare a Mumbai dinanzi a al Gateway of India,
simbolo della città, posizionato di fronte al Taj Mahal Hotel, uno degli alberghi
teatro degli attacchi terroristici. Migliaia di indiani - riferisce il quotidiano
Avvenire - hanno sventolato bandiere e acceso candele. Nelle maggiori città del Paese,
da Calcutta a Bangalore, da Nuova Delhi a Hyderabad, migliaia di persone sono scese
in piazza chiedendo al governo “azioni concrete” per arginare il dramma del terrorismo.
Tra le iniziative di solidarietà non mancano quelle della Chiesa cattolica: “Da giorni
– ha detto al Sir l’arcivescovo di Mumbai, cardinale Oswald Gracias - in tutte le
nostre Chiese si offrono preghiere per le vittime, per i loro familiari e per il governo
affinché sappia prendere misure opportune per prevenire altri attacchi in futuro”.
I terroristi hanno colpito Mumbai – ha spiegato il porporato – perché questa città
“è il cuore finanziario e commerciale del Paese”: colpendo Mumbai, i terroristi intendevano
colpire “l’intero Paese e tutto ciò che in India è simbolo di modernità e progresso”.
Il cardinale Gracias ha anche detto che i recenti attentati non dovrebbero rinfocolare
l’ostilità dei fondamentalisti indù contro le minoranza religiose, in particolare
contro i cristiani: “Non penso – ha osservato il porporato – che i cristiani subiranno
conseguenze di questi attacchi, ma occorre vigilare”. “La democrazia – ha concluso
– è la nostra forza, ma la percezione è che le autorità ci abbiano abbandonato sottostimando
il pericolo”. (A.L.)