In India, nel distretto di Kandhamal, dove da mesi si susseguono attacchi e uccisioni
contro i cristiani, nei giorni scorsi sono state uccise due donne. Erano tornate al
loro villaggio per tentare di mietere il raccolto di riso dai loro campi, sperando
di garantire cibo per la loro famiglia. Una di loro è stata uccisa a colpi d’ascia.
L’altra – riferisce AsiaNews - era ospitata in un campo profughi. Testimoni raccontano
che la donna è stata portata via dalla casa dove si trovava e il suo corpo non è stato
ancora trovato. Altre violenze si sono registrate nel villaggio di Tiangia. La notte
fra il 25 e il 26 novembre sono state bruciate due case di cristiani e una di un indù
che aveva accolto dei cristiani. Il Global Council of Indian Christians (Gcic) punta
il dito contro l’incapacità del governo locale nel fermare le violenze. Sajan George,
presidente del Gcic, sottolinea come “la paura domini ancora fra i cristiani di Kandhamal,
per la memoria delle violenze in questi anni, ma soprattutto per il fallimento dell’amministrazione
nel contenere le violenze in larga scala dopo l’uccisione di Swami Laxamananda Saraswati”.
Sebbene la polizia abbia già arrestato 3 persone collegate con l’uccisione dello Swami,
molti gruppi radicali indù hanno pianificato manifestazioni per criticare la lentezza
delle forze dell’ordine nell’assicurare i colpevoli alla giustizia. Le manifestazioni
si dovrebbero tenere proprio il giorno di Natale, il 25 dicembre prossimo. I cristiani
temono che queste manifestazioni scateneranno una nuova ondata di violenze contro
di loro. Proprio l’uccisione del leader indù lo scorso 23 agosto, da parte di un gruppo
maoista, è stata la scintilla da cui è partita la drammatica sequenza di attacchi
contro i cristiani in Orissa. Naveen Patnaik, primo ministro dell’Orissa, ha dichiarato
che almeno 10 mila persone sono state inquisite per “le violenze di Kandhamal” e 598
sono state arrestate dopo la presentazione di 746 denunce. Ma nessuno di questi casi
– sottolinea AsiaNews - si riferisce agli attacchi avvenuti a partire dal mese di
agosto del 2008. (A.L.)