2008-12-03 16:13:26

Conferenza internazionale a Dakar sull’Aids in Africa


“Per la prima volta esistono prove di progressi sostanziali, con una stabilizzazione o addirittura una riduzione dei casi di contagio in diversi paesi”: è quanto ha affermato stamani a Dakar lo studioso senegalese Souleymane Mboup aprendo la XV ‘Conferenza internazionale sull’Aids in Africa’. Secondo Mboup, uno dei primi scienziati a ricostruire la storia naturale del virus all’origine della sindrome da immunodeficienza acquisita, “gli sforzi fatti negli ultimi anni dai Paesi africani cominciano a dare i loro frutti”. Fino a sabato prossimo – ricorda l’agenzia missionaria Misna - nella capitale del Senegal si riuniranno circa 7000 ricercatori, esperti, dirigenti politici e rappresentanti della società civile. Relazioni e tavole rotonde dovrebbero aiutare a definire “una risposta africana” fatta di interventi e programmi coerenti; i partecipanti faranno inoltre il punto sui progressi scientifici, gli impegni dei governi e i finanziamenti garantiti dalla “comunità internazionale”. L’apertura della Conferenza segue la Giornata mondiale per la lotta all’Aids, celebrata lunedì. Secondo i dati diffusi in occasione dell’iniziativa, nonostante i progressi degli ultimi anni, l’Africa continua a essere il continente più colpito dalla malattia: su 33 milioni di persone al mondo affette dal virus dell’immunodeficienza, almeno 22 milioni vivono nella regione sub-sahariana. (A.L.)







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