Mons. Bruguès sottolinea l’importante contributo di San Tommaso nella teologia morale
Un grande e luminoso futuro per la teologia morale. E’ l’auspicio di mons. Jean-Louis
Bruguès, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, nel suo intervento
a Roma lo scorso 28 novembre nel corso di un convegno per i 30 anni della fondazione
della Società Internazionale Tommaso d’Aquino. Il presule – come riporta Zenit – ha
riferito delle difficoltà soprattutto in Francia dopo il ’68 dell’insegnamento della
teologia morale, ha parlato di “reazioni allergiche” ai maestri della tradizione.
“Una generazione – ha detto - che si era trovata priva di ogni forma di cultura cristiana:
sapeva di non sapere”. Mons. Bruguès, sottolineando l’importanza di insegnare un “tomismo
clandestino”, ha precisato che il “Catechismo della Chiesa Cattolica è il testo che
meglio di altri riflette il cambiamento”. Poi ha ricordato le due correzioni fondamentali
che permettono di affermare che “la morale del Catechismo si ispira a san Tommaso,
come mai era accaduto in precedenza in un testo magisteriale di tale importanza”.
“La prima correzione, su suggerimento del cardinal Joseph Ratzinger, verteva - ha
aggiunto il presule - sulla morale particolare e disponeva di partire dai comandamenti,
così da restare fedeli all’uso tradizionale, e che ogni comandamento dovesse essere
spiegato dalle virtù morali e teologali”. “La seconda correzione – ha aggiunto - riguardava
la morale generale che come nella Summa di San Tommaso comincia con la creazione dell’uomo
a immagine di Dio”. (B.C.)