Meeting internazionale dei giovani a Roma per costruire la civiltà dell'amore
“Costruire insieme la civiltà dell’amore”. E’ il tema del meeting internazionale dei
giovani, organizzato dal Centro Giovanni Paolo II e dalla fondazione polacca Il Mondo
Positivo, che si è aperto ieri nella capitale, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
e l’Università Europea di Roma. L’incontro, che si concluderà domani, nasce in occasione
del trentesimo anniversario della salita al soglio di Pietro di Papa Wojtyla, e vede
la partecipazione di oltre 150 giovani provenienti da tutta Europa. Il servizio di
Marina Tomarro.
Trovare
delle soluzioni possibili ai problemi di oggi, partendo dall’appello che Giovanni
Paolo II fece ai giovani durante il suo pontificato: essere costruttori di una nuova
civiltà dell’amore. E proprio su questo invito si stanno confrontando i partecipanti
al meeting internazionale dei giovani. Padre Paolo Scarafoni,
magnifico rettore dell’Università Europea di Roma, che ospita l’incontro:
“Giovanni
Paolo II ha parlato della nuova evangelizzazione e della costruzione della civiltà
dell’amore. Questa espressione viene da Papa Paolo VI e Giovanni Paolo II l’ha ripresa
molto vivamente. Se ricordiamo le grandi aperture fra est e ovest possiamo dire che
sono le tracce di questo amore che deve poi guidare il cammino di questa grande civiltà.
E’ logico che se noi guardiamo alla realtà possiamo dire che Giovanni Paolo II ha
indicato la strada, ha fatto un pezzo, ma c’è molto da fare, ed ecco perché questo
Congresso vuole risvegliare di nuovo la coscienza di chi ha avuto la grazia di ascoltare,
di seguire Giovanni Paolo II, di sentirsi responsabile, di continuare questo cammino”.
Ma in che modo i ragazzi cercano di costruire nel loro quotidiano
la civiltà dell’amore. Ascoltiamo alcune testimonianze:
“Vivere con
amore le piccole cose che faccio ogni giorno sul posto di lavoro: io sono un’insegnante.
Quindi, cercare di poter trasmettere qualcosa in più rispetto alla materia stessa
che insegno, cercando di avere quell’attenzione, quell’amore per le cose che si fanno,
sapendo che in realtà è amore che viene da Dio”.
(Parole in polacco)
“Io
cerco di dare un contributo alla costruzione della civiltà dell’amore portando il
Vangelo nei luoghi che frequento abitualmente, il lavoro, l’università, la mia famiglia.
Ma secondo me, se vogliamo impegnarci a costruire veramente questa nuova civiltà,
come ci ha chiesto Giovanni Paolo II, è importante che noi giovani ci incontriamo
più spesso, ci confrontiamo, così come stiamo facendo in questi giorni, ed elaboriamo
insieme soluzioni possibili per creare un mondo migliore. Perché solo così ci riusciremo
davvero, altrimenti da soli è molto, molto più difficile”.