2008-11-27 15:50:51

Mons. Duarte: "ogni persona umana è patrimonio dell'umanità"


Qualunque analisi etica che si lasci trasportare dalla visione utilitaristica tende a trasformare la persona umana in un mero oggetto, ha affermato il vescovo ausiliare di Rio de Janeiro, monsignor Antonio Augusto Dias Duarte. Parlando ieri al congresso internazionale “Persona, cultura della vita e cultura della morte”, in svolgimento a Itaici (Indaiatuba, San Paolo), il presule, che è anche medico, ha sottolineato che la Chiesa, contro la visione utilitaristica, nelle sue analisi bioetiche “fa sì che brilli lo splendore della verità sulla persona”. “Lo splendore della verità ci fa inquadrare una realtà, dell'inizio e della fine”, ha spiegato. “Non si tratta solo di scoprire la verità su chi è l'uomo, ma di capire dove va”. Nel cammino della piena realizzazione della sua umanità, l'uomo deve basarsi su “atti eticamente veri”, perché solo questi realizzano la persona. “Atti intrinsecamente negativi frustrano la persona umana”. Il presule ha quindi sottolineato l'importanza di giudizi prudenti della coscienza umana. “La cultura della morte è frutto della falsa prudenza, la cultura della vita è frutto della prudenza vera”. “Di fronte a due mali, quale devo scegliere?”, ha chiesto. “E' preferibile la privazione di beni secondari al perdere un bene fondamentale”, è stata la sua risposta. “E' preferibile che una persona continui ad essere malata piuttosto che uccidere una persona per curarla; è preferibile che una persona rimanga sulla sedia a rotelle piuttosto che rialzarla dopo aver ucciso un'enorme quantità di persone nel loro stadio embrionale”. Monsignor Duarte - riferisce l'agenzia Zenit - ha proseguito spiegando che “è preferibile prendersi cura di una persona allo stadio terminale piuttosto che anticipare la sua morte, provocandola direttamente per utilizzo di sostanze o mediante la sospensione delle cure palliative normali; è preferibile non solo per la persona, ma anche per la famiglia, lasciar nascere un bambino anencefalico piuttosto che 'interrompere la gravidanza', privandolo della vita, di ore o di giorni, nel clima familiare di amore e sacrifici reciproci e di dedizione”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.