Convegno nazionale a Roma degli incaricati diocesani per l’ecumenismo
“Il dialogo ecumenico e quello tra le religioni sono ineluttabili. Ma occorre saper
distinguere tra dialogo e dialogo. Perché la confusione genera solo fallimenti”. Mons.
Vincenzo Paglia ha concluso così, questa mattina, il Convegno nazionale degli incaricati
diocesani per l’ecumenismo, organizzato dalla Cei. “Una tre giorni – ha sintetizzato
il vescovo di Terni-Narni-Amelia – che ci ha fatto toccare con mano la varietà dei
dialoghi possibili e ce ne ha spiegato le differenze”. Il presule ha messo l’accento
soprattutto sul dialogo dell’amore, che – ha sottolineato – “sostiene tutti gli altri”.
E dialogo dell’amore, ha aggiunto, non significa solo “mettersi d’accordo su alcune
cose da fare insieme, ma conoscersi, incontrarsi, prendersi cura gli uni dei problemi
degli altri”. Perciò, rivolgendosi, agli incaricati diocesani, li ha esortati ad essere
“sentinelle attente di tutto ciò che unisce”. Nell’ultima mattinata di lavori sono
intervenuti anche il vescovo indiano Felix Machado e quello iracheno Louis Sako, che
hanno portato in aula gli echi dei drammi delle loro terre. Esplicito il riferimento
all’attentato di Mumbai: “Obiettivo dei terroristi – ha detto mons. Machado – è sempre
quello di mettere in ginocchio un Paese. Preghiamo perché si fermi la catena della
violenza”. (A cura di Mimmo Muolo)