Missione del presidente russo Medvedev in America Latina
Proveniente dal Brasile, il presidente russo, Dmitri Medvedev, è oggi a Caracas, dove
incontrerà il capo dello Stato Hugo Chavez, in coincidenza con l'arrivo in Venezuela
dell'incrociatore lanciamissili a propulsione nucleare 'Pietro il Grandè, che insieme
ad altre tre navi russe compierà nei prossimi giorni esercitazioni congiunte nel Mar
dei Caraibi. I media locali definiscono 'storicò il viaggio di Medvedev, rilevando
tra l'altro che era da 168 anni che navi militari russe non entravano in acque venezuelane.
Luis Badilla: Venezuela, Brasile,
Cuba, Ecuador e Perù sono state in questi giorni tappe di un'offensiva diplomatica
rilevante da parte della Federazione Russa e il Presidente Dmitri Medvédev, il suo
ministro per gli affari esteri Sergey Lavrov e il vice presidente della "Gazprom"
Alexander Medvédev si sono alternati con loro visite in diverse capitali per parlare
di affari a tutto campo: da quelli squisitamente militari al commercio degli idrocarburi
passando per la tecnologia agricola nucleare. La stampa latinoamericana pubblica numerosi
commenti che evidenziano preoccupazione soprattutto per la vendita di armi, sia quella
già in atto sia quella possibile. Al riguardo si ricordano gli accordi con Caracas
e quelli proposti al Brasile perché concretizzi l'acquisto di vari sistemi di armi
russi che i vertici delle forze armate brasiliane stanno esaminando da tempo. Il primo
è un possibile ordine da 250 milioni di dollari di elicotteri da trasporto e attacco
al suolo Mi-35, sul quale però l'aeronautica brasiliana esige che siano montati sistemi
“avionics” fabbricati in Brasile dall'israeliana AEL, un'esigenza che i russi considerano
“antieconomica”. L'idea di apparire insieme al Venezuela come compratore e utente
di armi russe non sembra piacere al governo brasiliano che preferisce l'indipendenza
che gli garantiscono i francesi. Resta da vedere cosa sarà in grado di offrire in
queste ore il presidente Medvédev al Presidente Lula per convincerlo.