2008-11-24 15:30:17

Plenaria dei vescovi inglesi e gallesi a Leeds


La preparazione di un documento sul dialogo con le altre fedi, il recente Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio, l'insegnamento dell'educazione sessuale nelle scuole cattoliche, la situazione umanitaria e pastorale in Zimbabwe: sono stati questi i punti principali della plenaria autunnale dei vescovi dell’Inghilterra e del Galles, tenutasi nei giorni scorsi a Leeds. L’assemblea ha esaminato un rapporto sull'educazione sessuale negli istituti educativi cattolici, diventata da poco materia obbligatoria in tutte le scuole del Regno Unito. Il rapporto, preparato da mons. Vincent Nichols, presidente del Dipartimento episcopale per l'educazione e la formazione, precisa che nelle scuole cattoliche le lezioni saranno improntate agli insegnamenti della Chiesa e che sarà sempre possibile per i genitori esonerare i propri figli. A riferire sul recente Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio è stato l'arcivescovo di Liverpool, mons. Patrick Kelly. La Conferenza episcopale ha poi annunciato che nelle prossime settimane sarà inviato al Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso un documento sugli aspetti teologici e pratici del dialogo con le altre religioni. I vescovi sperano che, una volta apportate le eventuali modifiche richieste da Roma, potranno annunciarne la pubblicazione alla prossima sessione primaverile del 2009. Ai lavori della plenaria di Leeds - riferisce l'agenzia Sir - sono intervenuti anche l'arcivescovo di Harare Robert Ndlovu e il vescovo di Gweru Martin Munyanyi per riferire della situazione umanitaria e pastorale dello Zimbabwe e per condividere momenti di preghiera. La visita ha ricambiato quella tenuta all’inizio dell’anno dal Presidente dei vescovi inglesi e gallesi card. Cormac Murphy O'Connor e da mons. Crispian Hollis, presidente del Dipartimento per gli affari internazionali della Conferenza episcopale. I due presuli africani hanno colto l’occasione per esprimere la gratitudine dell’Episcopato dello Zimbabwe per il sostegno e la solidarietà dimostrata dalla Chiesa inglese alle martoriate popolazioni del Paese. “Questo incontro - ha detto mons. Ndlovu - è l’espressione della nostra unità. La mia sincera speranza – ha aggiunto - è che le preghiere e gli sforzi dei cattolici inglesi possano contribuire alla tanto attesa soluzione della crisi dello Zimbabwe”. (L.Z.)







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