Il programma polacco della Radio Vaticana festeggia 70 anni
Il programma polacco della Radio Vaticana celebra oggi il 70.mo anniversario della
propria attività. Uno speciale ringraziamento ai redattori per il loro generoso lavoro
è stato rivolto ieri da Benedetto XVI durante l’Angelus. Padre Jozef Polak,
responsabile del programma polacco della nostra emittente, al microfono di Amedeo
Lomonaco ricorda questa ricca storia a servizio della Santa Sede e del Papa:
R. – La nostra
storia dei programmi regolari è iniziata prima della II Guerra Mondiale. Nel 1950
avevamo quotidianamente due programmi polacchi. La Santa Sede voleva i programmi polacchi
soprattutto in quel periodo. Voleva svilupparli proprio perché il mio Paese era entrato
nel periodo comunista. Mancava la libertà di parola, non c’era spazio nei mezzi di
informazione pubblici per i programmi religiosi. Per questo, le trasmissioni della
Radio Vaticana erano molto importanti. La libertà è poi arrivata dopo il 1989.
D.
– Una data sicuramente importante è anche quella del 1978, con l’elezione di Giovanni
Paolo II...
R. – E’ stata una sorpresa grande. Io
ricordo un prete in chiesa, uscito subito dopo la Santa Messa, per annunciare che
la Radio Vaticana aveva dato la notizia: il nuovo Papa era Karol Wojtyla. La gente
era molto, molto commossa. Per noi questo significava che qualcosa sarebbe cambiato.
Ed infatti qualcosa è cambiato molto significativamente. Ci sono stati cambiamenti
anche per la sezione polacca: i nostri redattori sono entrati nel gruppo stretto degli
inviati che seguivano i viaggi del Papa, 104 fuori dall’Italia.
D.
– Qual è oggi la realtà del programma polacco?
R.
– Siamo passati dalle trasmissioni solo su onde radio ad Internet. Abbiamo una newsletter
con un buon numero di abbonati. Adesso la Radio Vaticana è presente non soltanto grazie
alle nostre onde. Siamo ritrasmessi nel primo programma statale in Polonia. Andiamo
in onda anche a Chicago, dove ci sono un milione di polacchi e a New York.
D.
– Benedetto XVI ha rivolto ieri un cordiale saluto al programma polacco...
R.
– Sì, per noi è una grande gioia: tutto quello che facciamo lo svolgiamo per rendere
un servizio alla Santa Sede. Consideriamo questo lavoro importante perché cerchiamo
di mostrare e di parlare quotidianamente dell’attività del Papa. Ricordo la frase
che Giovanni Paolo II ha scritto per i 60 anni della Radio Vaticana: “Grazie alla
Radio Vaticana la Polonia è più vicina al Papa ed il Papa è più vicino alla Polonia”.