Ad un anno dalla sua beatificazione, un convegno rilegge l’attualità del grande teologo
e filosofo Antonio Rosmini, alla luce del Concilio Vaticano II. L’incontro, promosso
dal Servizio nazionale per il Progetto culturale in collaborazione con la Comunità
di San Leolino, vivace centro di spiritualità e cultura nella diocesi di Fiesole,
affronta il tema “Una profezia per la Chiesa: Antonio Rosmini verso il Concilio Vaticano
II”. Antonio Rosmini, riconosciuto ormai da tutti come uno dei più grandi pensatori
europei, è una figura cruciale del rapporto tra spiritualità e sapere. “Testimone
della virtù della carità in tutte le sue dimensioni – cita l’Avvenire le parole di
Benedetto XVI – ciò che lo ha reso più noto è stato il suo impegno per quella che
egli definiva ‘carità intellettuale’, ossia la riconciliazione fra fede e ragione”.
All’interno del dibattito, don Alessandro Andreini della Comunità di San Leolino,
ha invitato i teologi e filosofi presenti, a rileggere il pensiero teologico di Rosmini
alla luce del Concilio e di quella carità e umanità che sono stati i pilastri fondamentali
del percorso del teologo, fondatore dell’Istituto della Carità. Apertosi ieri a Firenze
nel Cenacolo di Santa Croce con il saluto dell’arcivescovo Giuseppe Betori alla presenza
del vescovo di Fiesole Luciano Giovanetti, il convegno prosegue oggi nella Pieve di
San Leolino, a Panzano in Chianti. (C.C.)