L'India acclama un film cattolico diretto e prodotto da due sacerdoti salesiani
Un film realizzato da due sacerdoti cattolici ha ricevuto vere acclamazioni all'apertura
di un famoso festival cinematografico dell'India. Il film, intitolato “Yarwng” (“Radici”),
è stato scelto per aprire la selezione Indian Panorama, che rappresenterà il trampolino
di lancio dell'International Film Festival of India di Goa, che inizierà sabato prossimo.
Parlando all'associazione caritativa cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS),
il Vescovo Lumen Monteiro di Agartala, nel nord-est dell'India, ha sottolineato l'importanza
della pellicola, che dura 95 minuti ed è girata nella lingua tribale Kokborok. Il
film, scritto e diretto da padre Joseph Pulinathanath e prodotto da padre Joseph Kizhakechennadu,
affronta temi come la giustizia e la pace nella diocesi del vescovo Monteiro nello
Stato di Tripura. Basato su fatti reali, il film dei due sacerdoti, salesiani, racconta
la storia delle comunità tribali sfollate dopo che un ampio territorio venne sommerso
trent'anni fa dalla creazione della diga di Dumbur. “Vogliamo dare più potere alle
persone che vivono ai margini”, ha detto il vescovo Monteiro ad ACS, come si legge
in un comunicato ripreso dall'agenzia Zenit. Anche se il film è in fondo una storia
d'amore, ha come sfondo lo sfollamento e mostra come la comunità sia stata colpita
dai cambiamenti. La pellicola ha vinto una Menzione d'Onore da parte della giuria
all'Asian Film Festival 2008 dell'ottobre scorso per il suo “commovente e sensibile
ritratto” del viaggio di un popolo alla ricerca delle proprie radici. Anil Sarkar,
il Ministro per l'Informazione, la Cultura e il Turismo del Governo marxista dello
Stato di Tripura, ha lodato il film, affermando che “rafforzerà direttamente la cultura
e il linguaggio dei popoli”. Il politico ha aggiunto che i missionari cristiani sono
stati storicamente impegnati nella promozione della cultura e del linguaggio locale.
Il successo del film ricorda l'importante ruolo della Chiesa nella società in un momento
in cui i cristiani in India sono sotto assedio a causa di un'ondata di violenza che
ha il suo centro nello Stato orientale dell'Orissa. (R.P.)