A Liverpool un seminario sull’immigrazione promosso dai vescovi europei e africani
Al via ieri fino al 23 novembre a Liverpool, un seminario intitolato “L’immigrazione
come nuovo spazio di evangelizzazione e di solidarietà”, promosso e voluto dal Consiglio
delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) e dal simposio delle Conferenze episcopali
di Africa e Madagascar (Secam-Sceam). L’obiettivo è di approfondire la comune responsabilità
dei vescovi d’Europa e d’Africa per l’evangelizzazione e la promozione della cura
pastorale dei migranti. Fin dalle prime battute, i presuli hanno voluto dare un’impronta
profondamente spirituale a quest’incontro, aprendo i lavori con la celebrazione dei
vespri nella grande cattedrale cattolica di Liverpool. Nella sua omelia il cardinale
John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, in Nigeria, ha sottolineato il fatto che viviamo
in un mondo in cui si svolgono innumerevoli incontri tra leaders mondiali sul tema
dell’immigrazione. “Il nostro incontro qui a Liverpool - ha detto- potrebbe apparire
come tanti altri, pieno di parole e privo di azioni, ma se noi siamo qui, con le nostre
poche risorse - ha sottolineato - è perché crediamo profondamente che la Chiesa,
sia in Europa che in Africa, ha un contributo valido e prezioso da dare”. E l’arcivescovo
di Liverpool, Patrick Kelly, ha poi spiegato che la scelta della città ospite del
seminario non è casuale, infatti, quest’anno è la capitale europea della cultura ed
ha un legame antico con l’Africa per la sua posizione di porto strategico, sulla rotta
della tratta degli schiavi, e tutta la costa occidentale dell’Inghilterra deve molta
della sua prosperità a quest’orrendo traffico. “E’ arrivato il momento – ha esortato
mons. Kelly - di stabilire una sorta di ‘commissione di verità e di riconciliazione’
e di riconoscere il grande debito che abbiamo nei confronti dell’Africa”. A partire
da oggi si svolgeranno una serie di incontri sulle molte sfaccettature del fenomeno
della migrazione, con particolare enfasi sulla cura pastorale dei rifugiati e degli
immigranti economici. Sulle politiche d’immigrazione di vari Paesi europei e sulle
nuove forme di schiavitù, i partecipanti sono anche invitati a visitare il museo nazionale
della schiavitù di Liverpool e a pregare con la comunità del posto. (Da Liverpool:
Linda Bordoni)