Presentato alla stampa il centro accademico dei Focolari "Sophia" incentrato sulla
cultura dell'unità
Un laboratorio accademico di formazione, studio e ricerca a forte impianto relazionale.
Una innovativa occasione di crescita umana e culturale. Questo vuole essere l’Istituto
Universitario "Sophia", il nuovo centro accademico del Movimento dei Focolari - fondato
a Loppiano, in provincia di Firenze, da Chiara Lubich - e presentato oggi alla stampa
alla presenza della nuova presidente dei Focolari, Maria Voce. Le lezioni avviate
il 13 ottobre scorso porteranno gli alunni in due anni alla Laurea Magistrale e ad
un successivo dottorato in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità”. Ma
quale la specifica offerta formativa di questo istituto? Al microfono di Gabriella
Ceraso sentiamo il preside, mons. Piero Coda.
R. - E’
una istituzione promossa dal Movimento dei Focolari, eretta dalla Santa Sede, dalla
Congregazione per l’Educazione cattolica, rivolta soprattutto alla formazione di laici,
preparati in fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità illuminata dal Vangelo
di Gesù e dalla dottrina della Chiesa. Prepara laici provenienti dalle più svariate
discipline, ad affrontare con l’intelligenza della fede cristiana le grandi sfide
del nostro tempo.
D. - Le discipline sono teologia, filosofia,
discipline antropologiche, etiche e ci sarà poi una formazione specialistica. In che
cosa arricchirà gli allievi?
R. - Penso che una dimensione fondamentale
sia proprio l’intreccio organico, profondo tra l’esperienza vitale, condotta all’interno
della comunità accademica, tra docenti e studenti, tra studenti di varie origini e,
dall’altra parte, l’arricchimento viene anche dall’incontro profondo tra le discipline
e tra le culture, alla luce di Gesù e del suo Spirito. Quindi, una formazione profondamente
integrale: preparare - come amava dire Chiara Lubich - degli “uomini-mondo”, cioè
all’altezza delle sfide dell’oggi.
D. - Vita-studio è un binomio-chiave.
Questo si riflette anche nella cornice di Loppiano. Perché lì, e che cosa ha di particolare?
R.
- La scelta nasce proprio dall’intuizione di collocare un’esperienza accademica come
questa all’interno di un humus vitale in cui si realizza la formazione, la convivenza
delle varie vocazioni cristiane di persone che vengono da tutto il mondo, in modo
che la vita universitaria non sia astratta dal dinamismo della comunità cristiana
e della società di oggi.
Ma come era nata l’ispirazione di questa
università nel cuore di Chiara Lubich? Sentiamo Maria Voce, presidente del Movimento
dei Focolari:
R. - Mi sembra che in Chiara ci sia sempre stata
vivissima la coscienza che nel carisma c’era una dottrina e il desiderio di fare emergere
questa dottrina. Quindi, naturalmente, quando Dio le ha fatto comprendere cosa volesse
da lei e cosa volesse dall’opera che nasceva, lei ha sentito che questo avrebbe portato
a una rivoluzione culturale, nel senso pieno del termine. E dunque aspettava che questa
dottrina emergesse in tutta la sua potenza.