Messaggio del Papa al Meeting interreligioso di Cipro: tenere alta la fiaccola della
pace
"Tenere alta la fiaccola della pace" attraverso il dialogo nel rispetto delle diversità:
è questo in sintesi quanto si legge nel messaggio, a firma del cardinale segretario
di Stato, Tarcisio Bertone, che il Papa ha inviato al Meeting Uomini e Religioni,
organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, che ieri sera ha aperto il suo 22.mo appuntamento
a Cipro, dove continua a resistere l'ultimo muro d'Europa che divide l'Isola dal 1974.
Da Nicosia, Francesca Sabatinelli. La
consegna di Benedetto XVI al popolo di Sant’Egidio è un dono e una sfida al contempo:
"tenere alta la fiaccola della pace" attraverso "quotidiani gesti di carità e di amicizia
fraterna". Così il Papa incoraggia ancora una volta la Comunità a proseguire nel compito
assunto subito dopo l’incontro di preghiera per la pace convocato ad Assisi nel 1986
da Giovanni Paolo II. Fu allora l’occasione, spiega il messaggio, per “diradare le
nebbie del sospetto e dell’incomprensione” e per chiedere a Dio "il prezioso dono
della pace". Qui a Nicosia, ci si ritrova quindi ancora una volta nello spirito di
Assisi, per quella che il messaggio definisce “una forte esperienza di comunione,
grazie alla quale ognuno potrà spalancare gli occhi alla realtà e al reciproco confronto
con i fratelli". "Un momento di vera, reale e reciproca conoscenza delle differenze,
delle singolarità e degli elementi" che accomunano gli uomini. E Cipro ospita questo
dialogo. Un’ isola che dalla convivenza tra due comunità etniche e religiose, ha ricordato
ieri in apertura il fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi, è passata ad essere
l’ultimo lembo di Europa occupata. La convivenza è difficile in tante parti del mondo,
ha proseguito soffermandosi sulla tragedia del tracollo finanziario mondiale che ricade
inesorabilmente sui più poveri. Se si vuole la pace, si è ripetuto, bisogna andare
incontro ai poveri e c’è bisogno di radicali cambiamenti. E il mondo spirituale ha
una sua forza pacifica e pacificatrice, ha aggiunto Riccardi, secondo la profezia
di Giovanni Paolo II ad Assisi. Questo l’importante ruolo delle religioni, purché
coltivino un linguaggio di pace e non alimentino l’odio. E ieri, prima giornata di
questo incontro, sono arrivati due forti segnali. Dopo il simbolico passaggio nella
parte occupata di Nicosia, ieri mattina, di 40 leader di tutte le religioni, in serata
nel suo discorso inaugurale, le parole del presidente cipriota Christofias, che ha
dichiarato la sua intenzione di voler continuare il dialogo con il leader turco-cipriota
Talat, in attesa che anche l’altra parte mostri la stessa volontà. Alla comunità di
Sant’Egidio è poi arrivato l’invito da parte del cardinale Dziwisz arcivescovo di
Cracovia ad organizzare l’incontro del 2009 nella sua città in occasione di due anniversari:
i 70 anni dall’invasione della Polonia e i venti anni dalla caduta del muro di Berlino.