Con gli auspici del Papa, da oggi in uso nell'arcidiocesi di Milano il Nuovo lezionario
Ambrosiano con la Messa del cardinale Tettamanzi
Dunque, secondo le parole di Benedetto XVI all'Angelus, il Nuovo Lezionario Ambrosiano
è un dono particolare che aiuta a professare, celebrare e vivere la fede a partire
dalla Parola di Dio. Un pensiero ribadito anche dall’arcivescovo di Milano, il cardinale
Dionigi Tettamanzi, nel corso della prima celebrazione in Duomo con i nuovi testi
biblici propri del Rito ambrosiano. Da Milano, ci riferisce Fabio Brenna:
Il nuovo
lezionario era stato presentato ufficialmente a Papa Benedetto XVI al termine dell’udienza
generale, mercoledì scorso. Non a caso è stata scelta la Messa del sabato, poiché
il nuovo Lezionario da una particolare importanza alle celebrazioni vigiliari. “Una
novità che ha lo scopo di rilanciare l’importanza dell’ingresso nella Pasqua della
settimana, la Domenica, il Giorno del Risorto” ha detto l’arcivescovo nel corso della
Messa trasmessa in diretta via radio, Tv e web. Il nuovo Lezionario ambrosiano pone
poi in maggiore evidenza l’intimo legame che unisce l’Antico e il Nuovo Testamento.
Così il cardinale, Dionigi Tettamanzi: “Non
è in gioco una semplice sostituzione di brani biblici, ma un diverso modo di accostare
le ricchezze della Sacra Scrittura, ossia guidati in modo sapiente da una tradizione
come quella ambrosiana, le cui radici profonde attingono al patrimonio della Chiesa
indivisa del primo millennio e alla sensibilità teologica, liturgica, spirituale veicolata
dagli scritti del suo grande vescovo e patrono, Sant’Ambrogio. Radici per la verità
che qui sono costantemente coniugate con le rinnovate esigenze liturgiche e pastorali,
oggi, delle nostre comunità”. Per far conoscere le novità introdotto
dal nuovo Lezionario, che non cambia la struttura della Messa, l’arcivescovo aveva
inviato nei giorni scorsi una lettera a tutti i fedeli della diocesi, ed aveva fatto
dono dei nuovi libri ad ogni parrocchia. Il nuovo Lezionario, ha sottolineato inoltre
l’arcivescovo, esalta la caratteristica della liturgia ambrosiana come ponte con la
Tradizione Orientale particolarità, questa, stabilita fin dai tempi del patrono, Sant’Ambrogio.