Necessario oggi ridefinire il concetto di laicità: così Benedetto XVI al nuovo ambasciatore
di San Marino
Oggi è necessario “ridefinire” il concetto di una “sana laicità” per sottolineare
l’autonomia e nello stesso tempo la comune responsabilità delle diverse componenti
della società: è quanto ha affermato oggi il Papa ricevendo il nuovo ambasciatore
della Repubblica di San Marino presso la Santa Sede, il dott. Sante Canducci, per
la presentazione delle Lettere credenziali. Il servizio di Sergio Centofanti.
Benedetto
XVI elogia la piccola ma “antica ed illustre” Repubblica di San Marino per la sua
“peculiare identità” segnata “in gran parte dalla fede cristiana” e da un “patrimonio
di valori” in cui “primeggia la tutela della famiglia, cellula fondamentale di ogni
comunità”. Per il Papa “valorizzare l’eredità greco-romana, arricchita dall’incontro
con il cristianesimo” costituisce un’opportunità “per contribuire a rendere l’Europa
terra di dialogo e ‘casa comune’ di nazioni con le loro specifiche peculiarità culturali
e religiose”. Si tratta di quel “comune ‘alfabeto’ spirituale – ha proseguito il Pontefice
- che ha reso possibile nei secoli scorsi” ai popoli europei “di scrivere nobili pagine
di storia civile e religiosa” e che “rappresenta una preziosa eredità da non disperdere”
e da incrementare con l’apporto delle moderne scoperte della scienza, della tecnica
e della comunicazione, poste al servizio del vero bene dell’uomo”.
Il
Papa ha sottolineato quindi la proficua collaborazione tra la Chiesa e la Repubblica
del Titano. In effetti – ha rilevato – il “reciproco rispetto” e il “costante dialogo”
sono “le condizioni di quella laicità ‘sana’ che è indispensabile per costruire una
società dove convivano pacificamente tradizioni, culture e religioni diverse. Separare
infatti totalmente la vita pubblica da ogni valore delle tradizioni – ha spiegato
- significherebbe introdursi in una strada cieca e senza uscita. Ecco perché è necessario
ridefinire il senso di una laicità che sottolinei la vera differenza e autonomia tra
le diverse componenti della società, ma che conservi anche le specifiche competenze
in un contesto di comune responsabilità. Certamente – ha aggiunto il Papa - questa
‘sana’ laicità dello Stato comporta che ogni realtà temporale si regga secondo proprie
norme, le quali tuttavia non devono trascurare le fondamentali istanze etiche il cui
fondamento risiede nella natura stessa dell’uomo, e che, proprio per questo, rinviano
in ultima analisi al Creatore. Quando la Chiesa cattolica, attraverso i suoi legittimi
Pastori, fa appello al valore che taluni fondamentali principi etici, radicati nell’eredità
cristiana dell’Europa, rivestono per la vita privata, ed ancor più per quella pubblica,
è mossa unicamente dal desiderio di garantire e promuovere la inviolabile dignità
della persona e l’autentico bene della società”.
Il
Papa infine ricorda “con sincera gratitudine” il predecessore del dott. Canducci,
il prof. Giovanni Galassi, “che per lunghi anni ha svolto in modo encomiabile il ruolo
di rappresentante della Repubblica di San Marino e quello di decano del Corpo Diplomatico”
accreditato presso la Santa Sede.
Il nuovo ambasciatore
Sante Canducci è nato il 17 giugno 1944. È sposato ed ha due figli. Laureato in Medicina
e Chirurgia (Università di Bologna, 1970), ha ottenuto le specializzazioni in Chirurgia
generale (1975) ed in Ostetricia e Ginecologia (1980), divenendo primario ostetrico-ginecologo
presso l'Ospedale di Stato. Ha ricoperto numerosi incarichi politici e istituzionali
nella Repubblica di San Marino.