Al via il corso di aggiornamento per gli insegnanti di religione promosso dalla CEI
“La relazione tra docente e studente è l’autentico fulcro di ogni intervento educativo
e, in modo peculiare, dell’insegnamento della religione cattolica”. E’ quanto sottolinea
il vescovo di Noto, mons. Mariano Crociata, segretario della CEI nel messaggio inviato
ai 120 partecipanti al 13.mo corso di aggiornamento per gli insegnanti di religione
promosso dalla CEI e dal ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca. “Dobbiamo
considerare - ha spiegato il presule - le competenze che non possono mancare in ogni
vero educatore: tra esse emerge l’attitudine a saper risvegliare, con propria opera
e testimonianza, la passione per la pienezza della verità e la capacità di esercitare
la propria libertà rettamente illuminata”. Secondo don Vincenzo Annicchiarico, responsabile
del servizio IRC della CEI - bisogna focalizzare l’attenzione sugli aspetti problematici
della relazionalità nella scuola, come la marginalità e la devianza. Per l’arcivescovo
di Pesaro, mons. Piero Coccia sono quattro i punti essenziali da prendere in considerazione
per ottimizzare la relazione antropologica docente-studente: il contenuto dell’educare,
l’educare come relazione, la visione della persona come essere in relazione ed educare
nella libertà. Nel messaggio della CEI in vista della scelta di avvalersi della religione
cattolica nell’anno 2009-2010, si sottolinea, infine, che l’insegnamento della religione
cattolica (IRC), che favorisce la riflessione sul senso profondo dell’esistenza, aiutando
a ritrovare, al di là delle singole conoscenze, un senso unitario e un’intuizione
globale”. (F.A.)