2008-11-11 14:37:43

Appello del nunzio in Kenya, mons. Lebeaupin: i rapitori liberino le religiose italiane sequestrate al confine con la Somalia


Ancora nessuna novità sulla sorte delle due missionarie italiane, suor Caterina Giraudo e suor Maria Teresa Oliviero, rapite l’altro ieri in un villaggio al confine tra Kenya e Somalia. L’evolversi della situazione viene seguito da vicino in Vaticano e con grande partecipazione al “Movimento Contemplativo Missionario Padre Foucauld” di Cuneo, del quale fanno parte le due religiose. Intanto, la procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul sequestro. Sul modo in cui la Chiesa keniana sta vivendo questa vicenda, Alessandro Gisotti ha raccolto la testimonianza del nunzio apostolico in Kenya, mons. Alain Paul Lebeaupin, raggiunto telefonicamente a Nairobi:RealAudioMP3

R. - C’è una grande preoccupazione, perché questo non era mai successo prima in Kenya. Non abbiamo molte notizie, purtroppo. Almeno per quanto è di mia conoscenza, non abbiamo notizie ad eccezione di come sono state rapite. Conosco un po’ la spiritualità delle suore: erano in una zona principalmente musulmana, ma non abbiamo mai avuto problemi con la comunità musulmana. Lì, le suore testimoniavano la presenza di Gesù Cristo secondo la spiritualità del Beato Charles de Foucauld. Questo vuol dire una presenza forte di testimonianza. C’era una presenza anche caritatevole, molto discreta, tutta basata sull’essere accanto alla gente. Dunque, c’è una grande preoccupazione perché non vogliamo affatto che tutto questo ci porti a considerare che c’è un problema con il mondo dell’islam: questo è importante dirlo. Tutti in Kenya sanno del rapimento, tutti sono costernati per il quanto accaduto e dunque c’è una vera partecipazione della Chiesa. Stamattina, ho parlato io stesso con il vescovo della zona, con la superiora regionale delle suore, che vedo anche molto serene perché sono suore che hanno vissuto a lungo - più di 20 anni - nella regione: conoscono la gente, parlano bene la loro lingua.

 
D. - La speranza è di un rilascio immediato, anche sicuramente la sua speranza: un suo appello in questo senso…

 
R. - Tutti speriamo che, il più rapidamente possibile, siano rilasciate le suore. La loro testimonianza risalta maggiormente in questa vicenda. Ovviamente tutti chiediamo, preghiamo per il rilascio delle suore. In questa situazione, le suore sono l’elemento che fa notizia oggi: però, nello stesso momento, sappiamo che c’è gente che nella zona soffre per una tale situazione, anche e non solo per il rapimento delle suore. E’ utile che preghiamo e speriamo che il cuore di chi le ha rapite capisca che questo non è la strada giusta.







All the contents on this site are copyrighted ©.