Secondo la stampa USA, Obama medita decisioni a breve su staminali, aborto e clima
Secondo la stampa USA, Barack Obama che sarà in carica alla Casa Bianca dal 20 gennaio
prossimo sta già valutando circa 200 temi su cui George W. Bush ha fatto scelte politiche
che il nuovo presidente non condivide. Il servizio di Fausta Speranza:
Priorità
del nuovo leader americano è l'economia, ma ci vorrà tempo e collaborazione del Congresso.
Dal suo primo giorno di lavoro, invece, Obama ha a disposizione gli ordini esecutivi:
non richiedono il passaggio al Congresso e sono sufficienti a ribaltare decisioni
prese dal presidente uscente Bush nei suoi otto anni di mandato. Si va dalla ricerca
sulle staminali, all'aborto e al clima. In cima alla lista ci sarebbe l’abolizione
della limitazione del finanziamento federale nella ricerca sulle cellule staminali
embrionali. No dunque alle restrizioni annunciate da Bush nell'agosto 2001 che però
non sono mai state tradotte in legge. Ci sarebbe poi la questione aborto. Clinton
nel 1993 aveva cancellato le restrizioni di Reagan che vietavano alle organizzazioni
internazionali che ricevono fondi federali americani di proporre in altri Paesi l'aborto
come metodo di pianificazione familiare. Bush reimpose le restrizioni e ora Obama
dovrebbe tornare sulla linea clintoniana. C’è poi il settore energia e tutela del
clima, temi su cui il premio Nobel per la pace Al Gore, sul "New York Times", ha esortato
Obama ad agire in fretta. Il nuovo presidente potrebbe bloccare subito le trivellazioni
petrolifere ordinate da Bush in Utah e dare il via libera al piano della California
(bloccato dall'attuale amministrazione) di rendere obbligatorio un taglio del 30%
delle emissioni di anidride carbonica da parte dei veicoli tra il 2009 e il 2016.
Quel che è certo è che gli uomini di Obama non hanno atteso il 4 novembre per mettersi
a lavorare allo studio dei dossier. Il capo del team di Obama, Podesta, peraltro,
conferma di aver ottenuto mesi fa i lasciapassare per 100 collaboratori per accedere
a documentazione governativa riservata. Secondo Podesta, la collaborazione con la
Casa Bianca finora è stata “eccellente” e Bush da domani comincerà a passare di persona
le consegne a Obama. Ma c’è chi avverte che nelle prossime settimane i repubblicani
potrebbero cercare di varare iniziative per blindare le scelte di Bush e rendere difficile
il ricorso di Obama agli ordini esecutivi. Dal "New York Times"
rivelazioni sulle operazioni militari USA all’estero dal 2004 Dal 2004, il
Pentagono ha usato un potere ampio e segreto per attuare circa 12 attacchi contro
Al Qaeda e altre organizzazioni in Siria, Pakistan e altrove. Lo rivela il "New York
Times" sul suo sito web. Citando ufficiali delle forze armate e dell'intelligence
e alti funzionari dell'amministrazione, il giornale scrive di operazioni militari
autorizzate da un ordine classificato firmato dall'ex segretario alla Difesa, Donald
Rumsfeld, con l'approvazione del presidente Bush. In base alla disposizione, i militari
avevano la possibilità di colpire la rete di Al Qaeda ovunque nel mondo ed un ampio
mandato per condurre operazioni in Paesi non in guerra con gli Stati Uniti. Ogni missione
però richiedeva un’approvazione governativa di alto livello e molte proposte sono
state bocciate perchè troppo pericolose. Si parla di 15 o 20 Paesi, compresi Siria,
Pakistan, Yemen, Arabia Saudita e altri Stati del Golfo, dove si riteneva ci fossero
militanti di Al Qaeda. E si parla di attacchi segreti in Siria, Pakistan e altri Paesi,
ma non in Iran.
Iraq-attentati: almeno 28 persone morte a Baghdad e 4 a
Baquba Mattinata di sangue a Baghdad: un attentato multiplo è stato messo a
segno nel quartiere a maggioranza sunnita al Adhamaiya e il bilancio delle vittime
è il più pesante da mesi: almeno 28 morti e una settantina di feriti. La dinamica
ancora non è chiara, anche se sembra avere tutte le caratteristiche di un attacco
da parte di Al Qaeda. Dopo la prima esplosione, nel momento in cui si era raccolta
più gente per prestare soccorso c’è stata un’altra esplosione e forse anche una terza.
Intanto, kamikaze in azione anche a Baquba: una donna ha provocato la morte di quattro
persone e il ferimento di una quindicina di altre, facendo detonare la cintura esplosiva
che indossava sotto le lunghe vesti nere, ad un posto di blocco dei cosiddetti "Consigli
del Risveglio" (Sahwa), le milizie tribali che si battono contro il terrorismo e in
particolare contro Al Qaeda. Il fenomeno delle attentatrici suicide ha registrato
quest'anno un notevole incremento in Iraq, in particolare nella provincia di Diyala,
di cui Baquba è il capoluogo, e ha indotto le forze di sicurezza a reclutare centinaia
di donne da impiegare ai posti di blocco per procedere alle perquisizioni femminili.
Medio
Oriente Un razzo Qassam, sparato dalla Striscia di Gaza da miliziani palestinesi,
è esploso in prossimità della città israeliana di Sderot (Neghev) senza provocare
vittime. Lo ha riferito la radio militare. In mattinata da Gaza erano stati sparati
un altro razzo (esploso per un difetto all'interno della Striscia) e alcuni colpi
di mortaio. Il ministro israeliano della Difesa, Ehud Barak, ha deciso che in seguito
al ripetersi degli incidenti di confine resteranno chiusi fino a nuovo ordine tutti
i valichi di transito con la Striscia. Barak ha anche deciso la sospensione delle
forniture di combustibile da Israele verso la striscia di Gaza.
Nicaragua Almeno
33 persone sono state arrestate e due leggermente ferite nel corso di incidenti avvenuti
nel corso delle elezioni municipali di ieri in Nicaragua. I conservatori denunciano
brogli, negati dal governo. Il Fronte sandinista di liberazione nazionale (FSLN),
il partito di sinistra del presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, è in testa secondo
i primi risultati ufficiali. Due persone sono rimaste leggermente ferite a Leon, 90
chilometri a nord-ovest di Managua. La polizia è intervenuta a seguito delle proteste
dei militanti del principale partito di opposizione, il Partito liberale costituzionalista
(PLC), che non erano stati autorizzati a sedere nei seggi. I 33 arresti sono stati
fatti in diversi seggi di Managua. La maggior parte degli arrestati sono accusati
di turbativa dell'ordine pubblico e saranno liberati nelle prossime ore. L'opposizione
conservatrice ha dato a queste elezioni municipali un carattere di test per il presidente
di sinistra Daniel Ortega, tornato al potere nel 2006 dopo aver guidato il Paese dal
'79 al '90.
Cina - Tibet I colloqui tra i rappresentanti del governo
del Pechino e gli inviati del Dalai Lama non hanno fatto registrare progressi. Lo
ha affermato Zhu Weiqun, uno dei dirigenti cinesi responsabili dei contatti, in conferenza
stampa a Pechino. Zhu ha confermato che i rappresentanti del leader tibetano, che
vive in esilio dal 1959, hanno presentato un piano per la “genuina autonomia” del
Tibet, che dal 1951 è sotto il controllo della Cina. Zhu ha aggiunto che la Cina "non
permetterà mai una secessione su base etnica". "Le autorità centrali - ha proseguito
il responsabile cinese - hanno sempre detto che la porta per il ritorno del Dalai
Lama ad un atteggiamento patriottico è sempre stata e rimarrà aperta", mentre resterà
chiusa la porta per "l’indipendenza, la mezza indipendenza o l’indipendenza mascherata"
del Tibet.
La Cina annulla le missioni a Taiwan dopo le proteste dei giorni
scorsi Tre delegazioni ufficiali della Cina popolare hanno cancellato i propri
piani per visitare Taiwan per motivi di sicurezza, a causa delle violente proteste
politiche della scorsa settimana contro la visita del principale negoziatore di Pechino
con l'isola. Lo ha reso noto il portavoce del Partito nazionalista (KMT) al governo,
Chen Shu-jung. Dopo il miglioramento dei rapporti fra la Cina popolare e Taiwan a
seguito dell'elezione a Taipei del presidente Ma Ying-jeou, il negoziatore di Pechino
Chen Yunlin ha visitato la scorsa settimana l'isola: la missione a più alto livello
del governo di Pechino in sessant'anni. La visita è stata tormentata però da continue
contestazioni dei nazionalisti taiwanesi (ora all'opposizione). Di qui la decisione
delle tre delegazioni che dovevano seguire Chen di annullare le loro missioni.
Georgia Due
poliziotti georgiani sono morti per l'esplosione di una bomba avvenuta vicino all'Ossezia
del sud. È quanto ha annunciato senza altri dettagli il Ministero dell'interno georgiano
a Tbilisi.
UE-Russia L'alto rappresentante per la Politica Estera
e di Sicurezza della UE, Javier Solana, “spera molto fortemente” che si possano riprendere
i negoziati UE-Russia sull'accordo di partnership strategica. Solana ha parlato al
suo arrivo al consiglio dei ministri degli Esteri della UE che deve discutere se e
come regolarizzare le relazioni con Mosca dopo il raffreddamento seguito al conflitto
Russia-Georgia. Per Solana, “è meglio per la UE avere una relazione con la Russia
in una cornice chiara che avere una relazione senza questa cornice”. La maggioranza
dei Paesi europei condividono la linea della ripresa dei negoziati con Mosca, ma alcuni
Stati, in particolare dell'ex blocco comunista (Polonia e Lituania), si oppongono.
Le discussioni di oggi dovranno pervenire ad una posizione comune in vista del Vertice
UE-Russia di venerdì prossimo a Nizza, alla presenza del presidente francese Nicolas
Sarkozy e del presidente russo Dmitri Medvedev.
Nuova Zelanda La
Nuova Zelanda entra in una nuova era conservatrice dopo le elezioni di sabato e 9
anni di governi laburisti, con il premier eletto John Key che promette una linea moderata,
ma fa temere arretramenti nei programmi in materia di riscaldamento globale e diritti
della popolazione indigena. Il Partito nazionale, guidato da Key da appena due anni,
ha ottenuto 59 seggi contro i 43 dei laburisti nel parlamento monocamerale di 122
deputati. Key, che in campagna elettorale ha offerto la sua esperienza di ricco banchiere
d'investimenti come credenziale per affrontare l'impatto della crisi finanziaria,
non intende perdere tempo. Oggi stesso ha iniziato i colloqui con i due piccoli partiti
di destra con cui formare la coalizione di governo, e mentre si profila un'altra ondata
di cattive notizie per l'economia si prepara ad attuare una serie di provvedimenti,
fra cui sgravi fiscali entro Natale. Il neo-premier ha indicato come prima priorità
la formazione di un governo stabile. Fra le riforme promesse, snellimento della burocrazia,
un'iniezione di miliardi di dollari nell'economia per infrastrutture, sgravi fiscali
alle imprese e linea dura contro il crimine. La Nuova Zelanda è in recessione e la
disoccupazione, al 4,2%, è la più alta in cinque anni. I 4,3 milioni di abitanti sentono
il peso della crisi economica e della siccità. Sbarchi d'immigrati sulle coste
italianeNuovo maxisbarco a Lampedusa: dopo i 247 migranti, tra cui 18 donne, approdati
all'alba, un secondo barcone in legno con altri 273 extracomunitari, tra cui sei donne,
è stato intercettato a un miglio dalla costa dalle motovedette della Guardia costiera.
L'imbarcazione è stata scortata in porto dalle unità delle Capitanerie. Gli oltre
500 immigrati giunti nelle ultime ore sono già stati trasferiti nel centro di prima
accoglienza dell'isola. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 315 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.