2008-11-10 16:11:52

Ricerca di Migrantes sullo stereotipo della "zingara rapitrice"


“La Zingara rapitrice”: si intitola così una ricerca commissionata dalla Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana al Dipartimento di Psicologia e Antropologia culturale dell’Università degli Studi di Verona, sui presunti tentati rapimenti, addebitati ai rom nell’arco di tempo che va dal 1986 al 2007 in Italia. I casi sono stati individuati e analizzati partendo dalle notizie fornite dalla stampa nazionale e esaminati attraverso la consultazione dei fascicoli nei diversi tribunali italiani. Dallo studio emerge che “non esiste alcun caso in cui viene commesso un rapimento. Anche laddove si apre un processo, il fatto contestato viene sempre qualificato come delitto tentato e non commesso”. Paolo Ondarza ne ha parlato con la curatrice Sabrina Tosi Cambini dell’Università degli Studi di Siena:RealAudioMP3

R. – Non esiste nessun rapimento oggettivo da parte di rom o sinti nei confronti di un minore italiano. Quello che possiamo riscontrare nei nostri casi analizzati, che sono circa 40, è che si ripete un “canovaccio” di elementi – donne contro donne, luoghi affollati - ma non c’è mai un testimone … Poi, in tribunale, il fatto contestato è sempre legato al delitto tentato. Quindi, non stiamo mai a discutere di un fatto oggettivamente accaduto.

 
D. – E il tentativo non viene mai dimostrato?

 
R. – Sì, ci sono due condanne. Una per un caso di Desenzano del Garda e l’altro qui, di Roma.

 
D. – Ecco, la parte significativa di questa ricerca riguarda le responsabilità della stampa …

 
R. – Sì. Cosa avviene? Subito la stampa dà la notizia come se fosse accaduto realmente qualcosa. Quindi, subito “rom” o “zingaro” o “nomade tenta di rapire bambino”. Ovviamente, questo ha un forte impatto. Quando le forze dell’ordine fanno i dovuti controlli e viene fuori che si tratta di un equivoco, non se ne parla, non fa scalpore! Ecco, io direi che la dimensione etica del giornalista dovrebbe essere sempre messa in primo piano rispetto al fare notizia.

 
D. – Perché c’è un terreno tanto fertile quando un giornale riporta la notizia del rapimento? Perché c’è un pregiudizio di fondo? Perché a volte dei casi singoli di condotta non proprio esemplare da parte proprio delle comunità rom e sinti possono aver dato adito a queste interpretazioni?

 
R. – Ma, in realtà – secondo me – c’è una generalizzazione: cioè, su rom e sinti c’è proprio questo pregiudizio, questo luogo comune del 'bambino rubato dalla zingara'. Quindi, lì si lavora su uno stereotipo che esiste da moltissimo!







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