Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica
La Chiesa celebra questa Domenica la Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense.
La liturgia ci propone il passo del Vangelo in cui Gesù caccia i mercanti dal Tempio.
A chi gli chiedeva segni e spiegazioni per il suo gesto, Gesù rispose:
«Distruggete
questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Su questo brano evangelico
ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia
all’Università Lateranense:
(musica) Il
Tempio è la Casa del Padre e in esso i rapporti non possono essere quelli propri del
mercato. Nella Casa del Padre il principio che regola le relazioni tra gli uomini
è quello della paternità e della figliolanza cioè della totale gratuità, della donazione
totale. Non si può, dunque, mercanteggiare nello spazio consacrato dalla gratuità
del dono paterno. Non si può invadere anche quello spazio con la logica del "dare
e deve ricevere", del “do ut des”. Gesù protegge la santità di questo spazio
di gratuità e con ciò, assicurando il luogo della verità di Dio, difende anche il
luogo della verità dell’uomo che consiste nell’essere figlio. Infine, il vero luogo
di paternità e di figliolanza non sarà più la spianata del Tempio di Gerusalemme ma
il Corpo stesso di Cristo. Per suo tramite, noi facciamo esperienza della totale gratuità
di Dio. Egli è la nostra casa, la Casa del Padre. (musica)