2008-11-07 13:56:15

L'Europa coltivi la memoria della sua storia per prosperare nel presente: così il Papa al nuovo ambasciatore lituano


Una società che rinneghi il Creatore inevitabilmente comincia a perdere il senso della bellezza, della verità e del bene. Sono parole del discorso di Benedetto XVI al nuovo ambasciatore della Lituania presso la Santa Sede, Vytautas Alisauskas, in occasione della presentazione delle Lettere credenziali. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3
 
“E’ un paradosso e una tragedia dell’era della globalizzazione: quando ci sono più possibilità di comunicazione e di interazione, così tante persone si sentono isolate e tagliate fuori le une dalle altre”. Lo mette in luce il Papa parlando dei “rischi che corre la società di oggi che, sebbene in regime di libertà, soffre sempre più per la frammentazione e per la confusione morale”. Benedetto XVI, parlando in particolare della Lituania, ricorda quella che definisce la “lunga e nobile storia cristiana” e la “fede che ha sostenuto il popolo lituano attraverso il lungo periodo della dominazione straniera e dell’oppressione”. A questo proposito, ricorda l’esperienza personale di Papa Giovanni Paolo II sotto il regime comunista, sottolineando come “la fede sia una eccezionale risorsa di forza e di unità nel pieno delle avversità”. E il Papa afferma che “le comunità che hanno vissuto simili circostanze acquisiscono una consapevolezza profonda che la vera felicità può essere trovata solo in Dio”. Sanno - sottolinea il Papa - che “qualunque società rinneghi Dio, inevitabilmente perde il senso della bellezza, della verità e del bene della vita umana”.
 
Con lo sguardo allargato, Benedetto XVI afferma che “è di vitale importanza che la Lituania e davvero tutta l’Europa coltivi la memoria della storia che ha vissuto, per preservare la propria vera identità e dunque per sopravvivere e prosperare nel mondo del ventunesimo secolo”. Il Papa ricorda il ruolo vitale della Chiesa: del suo messaggio di speranza, della sua attitudine alla solidarietà, della sua determinazione al bene comune e alla responsabilità nei confronti dei più deboli. E Benedetto XVI invita esplicitamente il mondo politico lituano a lavorare insieme alla Chiesa per contribuire a dare vita a un’Europa nella quale sia data priorità alla difesa del matrimonio e della famiglia, alla protezione della vita umana dal concepimento alla morte naturale, alla promozione di pratiche mediche e scientifiche ispirate da principi etici. E assicura anche che vari settori della Curia romana sono sempre pronti a offrire aiuto e supporto.







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