Presentato dai vescovi sudcoreani il nuovo statuto delle scuole cattoliche
Dare agli istituti educativi cattolici sudcoreani una visione unitaria dell’educazione,
perché sia chiara la loro missione e preservata l’identità cattolica. Questo lo scopo
del nuovo Statuto delle scuole cattoliche della Corea del Sud presentato ufficialmente
nei giorni scorsi dalla Conferenza dei vescovi sud-coreani (Cbck). Frutto di più di
due anni di lavoro, lo Statuto è stato preparato dalla Commissione episcopale per
l’Educazione e colma una lacuna del sistema scolastico cattolico in Corea del Sud,
il cui unico punto di riferimento erano sinora le istruzioni vaticane. Lo Statuto
indica quelle che dovrebbero essere le caratteristiche degli istituti educativi cattolici
nel Paese, in particolare i principi e i valori a cui dovrebbe ispirarsi il loro insegnamento.
“La missione delle scuole cattoliche – si legge nel testo - è di contribuire all’evangelizzazione
e all’educazione integrale”. A questo scopo esse sono chiamate ad aiutare gli studenti
a vivere secondo gli insegnamenti del Vangelo e a crescere in modo equilibrato. In
particolare, l’educazione cattolica deve concentrarsi sulla fede, la difesa della
vita, la promozione della giustizia e della pace, il servizio agli altri, il dialogo
con le altre religioni, la difesa dell’ambiente. Per promuovere i principi e valori
cristiani nei programmi educativi le scuole cattoliche vengono esortate inoltre a
collaborare con le diocesi, le congregazioni religiose, le famiglie, le comunità locali
e il governo. A quest’ultimo lo Statuto chiede di garantire il pieno rispetto della
libertà di insegnamento (in parte limitata dalla legge che nel 2005 ha riformato la
gestione delle scuole non statali in Corea del Sud). Alla pubblicazione dello Statuto
– ha anticipato all’agenzia Ucan il segretario della Commissione per l’educazione,
padre Joseph Kim Ung-tai – seguirà a breve la distribuzione nelle scuole cattoliche
di un manuale attuativo. L’impegno della Chiesa coreana nel settore educativo risale
alla fine del XIX secolo ed è molto attivo oggi: secondo i dati della Conferenza episcopale,
attualmente essa gestisce nel Paese sei scuole primarie, 66 scuole medie e superiori,
un college e 11 università. (L.Z.)