2008-11-06 15:36:26

Dopo l'elezione di Obama, dall'Australia l'appello di un attivista aborigeno


“Il neo-eletto presidente degli Stati Uniti ha avviato un dialogo, dobbiamo cominciare e portare a termine lo stesso percorso qui, nel nostro paese”: trae nuove forze dal voto americano Patrick Dodson, storico attivista per i diritti degli aborigeni dell’Australia, che ha ricevuto oggi il Premio di Sydney per la pace. In un intervento nel corso della cerimonia all' ‘Opera House’, Dodson ricorda l’impegno di Obama a sostegno dei nativi americani e chiede al governo e ai propri connazionali la stessa assunzione di responsabilità. L’attivista, riferiscono oggi giornali ed emittenti radiotelevisive australiane riprese dall'agenzia Misna, chiede che gli aborigeni siano ricompensati dei torti subiti dai colonizzatori bianchi e che la proprietà tradizionale dei territori indigeni sia riconosciuta dalla Costituzione. Dodson contrappone il “dialogo” avviato da Obama con il carattere unilaterale di alcune decisioni dell’amministrazione di Canberra, definendo “rozzo, razzista e malpensato” un piano del governo per contrastare le conseguenze dell’alcolismo presso alcune comunità di nativi. “Il fallimento del governo di avviare un negoziato sulle sue politiche per la società aborigena dei Territori del nord – sostiene l’attivista - sarà ricordato dagli australiani come un modello del peggior tipo di imposizione”. Il Premio di Sydney per la pace è un riconoscimento internazionale, già conferito tra gli altri all'ex-diplomatico svedese Hans Blix per il suo impegno in favore del disarmo nel mondo. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.