La riflessione del cardinale Grocholewski su famiglia, scuola cattolica e mass media
“Educare è la sfida per il futuro”. Con queste parole il cardinale Zenon Grocholewski,
prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica, ha lanciato il suo messaggio
sul significato odierno dell’educazione. Il porporato, intervistato dalla rivista
“Il Consulente Re” ha detto - secondo quanto riporta il quotidiano “ Avvenire” - che
la vera educazione “è ancorata ai valori, non è contraria alla libertà e non è imposizione.
Al contrario - ha aggiunto - essa mira proprio a formare persone libere”. Alla base
dell’educazione cattolica, secondo il cardinale, ci sono i valori della Sacra Scrittura
che persegue tre obiettivi particolari: “l’annuncio efficace del Vangelo, l’iniziazione
alla vita liturgica e di preghiera, la maturazione morale, spirituale e religiosa”.
Nel contesto attuale, ha aggiunto, “il soggetto primario per l’educazione” dovrebbe
continuare ad essere la famiglia” tenendo presente che “l’azione educativa dei genitori
è fortemente condizionata poiché la famiglia è oggetto di un processo di marginalizzazione”.
Per il prelato anche la scuola cattolica rappresenta una valida alleata per i genitori
come strumento fondamentale attraverso il quale si attua l’educazione cristiana, ma
essa “non può dichiararsi cattolica e non trasmettere valori cristiani”, giacché l’educazione
cattolica “si fa carico della crescita integrale dell’educando, in tutte le sue dimensioni”
ed è “inconciliabile con il relativismo”. In questo contensto è lecita, ha sottolineato
ancora il porporato, l’obiezione di coscienza di genitori e studenti di fronte ad
una educazione civica ispirata al nichilismo anticristiano. Il cardinale ha concluso
il suo messaggio con una riflessione dedicata ai mezzi di comunicazione, dei quali
ha sottolineato l’importante funzione educativa. (F.A.)